Avezzano. La manifestazione di questa mattina degli operai Micron ha innescato una serie di reazioni nel mondo politico e istituzionale. L’assessore alle politiche sociali del Comune dell’Aquila e ex presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, ha precisato che: “Una manifestazione imponente, come da Micron non si era mai realizzata, segno della gravità della sistuazione ma anche della voglia di non farsi mettere i piedi in testa dall’azienda e dalla incapacità politica. È stato emozionante ed importante questa mattina stare con i lavoratori Micron ed affiancare, con l’impegno dell’Amministrazione comunale aquilana, il Comune di Avezzano. È necessario che la Regione esca dal suo torpore e dalla sua indifferenza dimostrata anche questa mattina, quando il Presidente Chiodi nel suo intervento ha dimostrato chiaramente di avere fino ad oggi sottovalutato la vertenza, di non avere ascoltato sindacati e lavoratori e di aver continuato da luglio ad oggi in quella sua solita litania, che tutto va bene e che non bisogna disturbare il manovratore.
Ora il re è nudo, l’azienda e il suo management con cinismo e spregiudicatezza annunciano 700 esuberi, si apre il rischio di uno spacchettamento purtroppo molto simile al disastro Italtel degli anni ’80. Tutto ciò può essere ancora bloccato. Sono necessari passi autorevoli di tutta la Regione, sono necessarie tutte le forze politiche in campo, visto che da solo Chiodi ha dimostrato di non saper fare. Bisogna rafforzare il Tavolo Nazionale e riempirlo di contenuti, investendo nel settore internazionale della microelettronica, bisogna aprire contatti con la Holding e non solo con il management locale e anche interloquire tra Italia e Stati Uniti verificando e migliorando l’offerta territoriale di servizi. I lavoratori di Micron, in questi anni, con accordi sindacali impegnativi e lungimiranti hanno fatto la forza di questa azienda. Ora questi lavoratori non possono essere abbandonati. Una vertenza così importante è una vertenza di tutto il territorio. Non solo perché centinaia di aquilani lavorano in Micron ma perché questa azienda è una forza di tutta la Regione e la Provincia dell’Aquila”.
E’ stata approvata all’unanimità, nel corso della seduta odierna del Consiglio regionale, la risoluzione a prima firma del consigliere Regionale Giuseppe Di Pangrazio riguardante lo stabilimento Micron di Avezzano. “Il documento, che vede la firma di tutti i consiglieri in aula, è il risultato della manifestazione organizzata stamane davanti all’emiciclo dai sindacati e che ha visto la partecipazione di circa 800 lavoratori. Alla protesta hanno partecipato diversi sindaci del territorio e anche amministratori venuti da fuori regione. Alla riunione indetta a seguito delle rimostranze, dove hanno partecipato lavoratori, amministratori locali, sindacati, capigruppo regionali oltre al presidente Pagano e il governatore Gianni Chiodi sono stati chiariti i punti, inclusi poi nella risoluzione, che impegnano il Presidente e la Giunta regionale: a chiedere al Ministero dello sviluppo Economico di modificare l’impostazione iniziale del tavolo di crisi aperto il 28 – 11 – 2012 nella direzione mirata a preservare i 1623 dipendenti attualmente occupati, rilanciando proposte industriali valide e sostenibili; a voler chiedere l’apertura di un tavolo istituzionale, con l’impegno diretto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Governo, al fine di identificare le misure di sostegno industriale sulle politiche dei semiconduttori e del settore microelettrico, per creare le condizioni di sostegno industriale a processi di riorganizzazione delle multinazionali presenti nel nostro Paese; a chiedere che la nuova corporation sia garante dei punti di cui sopra, attraverso investimenti mirati a garantire soluzioni industriali ed occupazionali durevoli nel tempo. “Invito il presidente Chiodi – conclude di Pangrazio – ad essere più presente e partecipe rispetto questa drammatica situazione che sta colpendo i lavoratori e le famiglie abruzzesi. Stiamo parlando della seconda azienda, per importanza e per occupati, della nostra Regione”.