Avezzano. E’ positivo il commento di Antonello Tangredi, segretario Fim – Cisl, sull’incontro che si è svolto ieri con l’assessore allo sviluppo economico e turismo, della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, in vista dell’incontro al Mise sul futuro di LFoundry.
“E’ stato un dialogo attraverso il quale l’assessore Febbo, ha chiesto ai sindacati di essere informato sul reale stato in cui si trova la fabbrica più importante della Provincia dell’Aquila (ovviamente, dal lato sindacale), in quanto, egli stesso, in possesso di notizie ricevute dalla società”, ha precisato Tangredi, “è prevalso ancora il buon senso e l’atteggiamento di chi, responsabilmente, sa che, la partita che si giocherà al Mise sarà solo il primo tempo di un “campionato” e, non uno scontro a eliminazione diretta, di una partita che, dovrebbe, secondo la Fim – Cisl, abbracciare 5 filoni, non più derogabili:
la questione finanziaria, ovvero, capire chi sono gli imprenditori della Wuxi in primo luogo e, quanto saranno disposti a mettere sul piatto per “comperarsi tutto il pacchetto”; capire quale dovrebbe essere, per questo nuovo gruppo cinese, il business sul quale orientarsi tecnologicamente e quanti milioni di dollari è pronta ad investire; acclarati i primi 2 punti, si dovrà affrontare la riorganizzazione della fabbrica, ovvero, l’organizzazione del lavoro, tenendo in mente che, dopo 20 anni esatti, il personale addetto alla produzione (secondo lo schema previsto nell’accordo del 23.12.1999), è stanco e, molti, sono ormai affetti da malattie da lunghi periodi, con un conto alla rovescia del periodo utile alla conservazione del posto del lavoro, prossimo allo zero e, quindi al licenziamento;
Non dovranno emergere, secondo la Fim – Cisl, situazioni di criticità che, in termini sindacali si chiamano esuberi; Quanto e cosa potrà metterci la Regione, in questa vertenza, prima di uscire dalla riunione al Mise, a parte la volontà dell’assessore. Ecco, queste sono le argomentazioni che, abbiamo palesato a Febbo che, si è detto disponibile a partecipare all’incontro a Roma. Siamo dunque al giro di “boa”. A oggi, per come regna il “silenzio tombale delle notizie in fabbrica, “nessuno si può sentire escluso dall’eventuale progetto di riorganizzazione ma, nessuno deve pensare che la Fim – Cisl lasci i lavoratori al proprio destino. Il nostro obiettivo è recuperare, industrialmente, il 30% delle ore di scarico che, si traducono in 450 esuberi: contro questo dovremmo cominciare dal 28.01.2020, la battaglia, insieme a chi vorrà “combattere” con noi.