Avezzano. I sindacati chiedono al Governo di intervenire in merito alla LFoundry, giustissimo. Ma perché la Regione è assente su questa delicatissima questione? Nello Simonelli, candidato consigliere all’interno della lista Avezzano Città Territorio, a supporto di Giovanni Di Pangrazio, esprime il suo pensiero: “Perdurano incertezza e mancanza di chiarezza sul futuro della principale azienda della Marsica, la regione deve intervenire e non essere assente”.
“La Regione non si interessa della spinosa questione e si è limitata a chiedere un nuovo incontro con il Governo: troppo poco. Già le questioni afferenti all’impianto irriguo e al nuovo ospedale sono state interlocutorie, ora sulla Lfoundry bisogna mettere in campo uno specifico strumento a sostegno della filiera microelettronica abruzzese. Una formula politica corretta potrebbe essere l’Accordo di Programma Quadro (APQ), con la Regione non mediatrice ma direttamente coinvolta nell’assunzione di iniziative – continua Simonelli – volte a permettere lo sviluppo di tecnologie microelettroniche innovative che possono essere trasferite alle industrie a valle”.
“Nel 2020 l’Abruzzo è stata tra le ultime regioni italiane per capacità di spesa dei fondi europei ed abbiamo svariati milioni di euro utilizzabili per realizzare un grande progetto di sviluppo del settore microelettronico, creando sinergie tra Lfoundry, le Università abruzzesi ed il Polo Automotive della Val di Sangro”.
“La Lfoundry – conclude – è un patrimonio non solo di Avezzano e della Marsica, ma della Regione e del Paese. Già ce ne occupammo, con il nostro gruppo giovanile, nel 2018, incontrando alcuni dipendenti e invocando, nelle sedi opportune, una modifica del Decreto Dignità ed un vertice con l’allora ministro Di Maio. La Regione deve intervenire a sua tutela in tempi brevi, tra pochi mesi già potrebbe essere tardi. Stimolare costantemente la Regione e la proprietà Lfoundry in tal senso sarà tra i miei obiettivi come consigliere comunale di Avezzano”