Avezzano. Ieri mattina nella Commissione Lavoro e Sviluppo socio economico della Provincia dell’Aquila, é stato affrontato il problema della chiusura inaspettata e repentina della Cartiera Burgo di Avezzano. Il Presidente Fernando Caparso e l’intera Commissione si è mostrata vicina ai dipendenti e ai loro familiari, sottolineando il ruolo chiave che dovranno avere le Istituzioni regionali e provinciali nella riunione fissata presso il Ministero dello Sviluppo economico il 9 settembre.
Non bisogna ripercorrere la storia degli insediamenti produttivi nel nostro territorio per evidenziare quante risorse pubbliche siano state utilizzate, ed ora, nel momento della globale flessione dei mercati si scappa dal territorio falciando intere famiglie. La considerazione di un difetto di programmazione istituzionale coinvolge inevitabilmente anche l’azione imprenditoriale che privatisticamente prende le decisioni che ritiene opportune per salvaguardare il proprio margine reddituale. Se non si ricostituisce un sistema produttivo con tutti gli attori in campo: politica, società, imprenditori ed ogni portatore d’interesse del territorio, si sprofonda in un mortale generale autolesionismo. Dopo averne perso tanto, é il tempo di muoversi tutti all’unisono senza scaricare colpe a chissà chi assumendoci le responsabilità che competono e indirizzando le scelte sulle ricchezze che abbiamo da valorizzare. I circoli della Marsica di Sinistra Ecologia e Libertà esprimono fortissima preoccupazione per le gravi ripercussioni di ordine occupazionale, economico e sociale che si avrebbero nel territorio della Marsica se si concretizzasse l’annunciata chiusura dello stabilimento Burgo di Avezzano. Riteniamo che sarebbe il colpo di grazia al sistema industriale non solo del comprensorio marsicano ma di tutto quello provinciale che da diversi anni a questa parte sta vedendo scomparire una dopo l’altra tutte le industrie più importanti. Perdere la Burgo di Avezzano significherebbe mettere sul lastrico circa 300 famiglie con tutto quello che ne consegue: impossibilità a pagare i mutui, ad assicurare un futuro di crescita e di studio ai figli, per non parlare delle difficoltà, per queste lavoratrici e per questi lavoratori, a trovare una nuova occupazione nella situazione data. SEL esprime pertanto solidarietà alle operaie e agli operai della Burgo ed invita gli amministratori regionali e i referenti istituzionali a farsi carico di questo di problema affinché sia a livello regionale e sia a livello nazionale vengano affrontate e risolte tutte le difficoltà con i vertici dell’impresa, si determinino le condizioni di attuabilità del piano industriale presentato lo scorso giugno dall’azienda e si possa così scongiurare la chiusura dello stabilimento. In tal senso Sinistra Ecologia Libertà ha impegnato i propri rappresentanti in Consiglio Regionale e in Parlamento a un concreto interessamento nei confronti della situazione della Cartiera, come già avviene da anni per quanto riguarda la ormai difficilissima situazione produttiva e occupazionale della Marsica e della Provincia. I circoli marsicani di SEL, che si sono messi in contatto con le rappresentanze sindacali di fabbrica dei lavoratori della Burgo, sono disponibili a qualsiasi iniziativa possa risultare utile per pervenire a una soluzione positiva tesa al rilancio della produzione e alla salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali della Cartiera Burgo.