Avezzano. Il Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) di Avezzano condivide la forte presa di posizione del Vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro espressa sulla vicenda della Cartiera Burgo. Le modalità usate dell’azienda ledono la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie. Il lavoro, invece, di rappresentare la chiave essenziale della questione sociale è relegato sempre più ad un ruolo di secondo piano. La società civile della Marsica deve mobilitarsi per difendere i posti di lavoro e chi ha la responsabilità politica del territorio deve attivarsi e non limitarsi a sterili balbettii verbali. “Si svegli chi si deve svegliare”.
Il Comitato Territoriale ha richiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso per affrontare in maniera strutturata e contestuale le principali problematiche che investono attualmente la Marsica, a partire dalla condizione di estrema criticità del quadro economico, produttivo ed occupazionale (ulteriormente aggravato dalla recente annunciata chiusura della Cartiera Burgo di Avezzano) dell’intero territorio. In tal senso si giudica gravissima l’esclusione della Marsica da ogni tipo di investimento e/o progetto regionale di rilancio economico e dalla ripartizione dei fondi comunitari a tal fine indirizzati, a cui si è cercato di sopperire in maniera inaccettabile, con tardive scuse e con vacue promesse di “futuri” ed “indefiniti” impegni e/o eventuali possibili interventi. Altro tema che il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi intende sottoporre al Presidente della Regione, è quello relativo allo stato di assoluta inadeguatezza in cui versa il sistema sanitario Marsicano, praticamente devastato da scelte scellerate, che hanno portato alla chiusura ed al ridimensionamento di intere strutture e reparti. Emblematici ed insieme drammatici (oltre a quanto avvenuto a Pescina e Tagliacozzo), la situazione di due reparti dell’ospedale “SS. Filippo e Nicola” di Avezzano. Dopo aver chiuso, con decisione criminale, il reparto di Neurochirurgia, e dopo che numerosi tragici eventi che hanno dimostrato l’assurdità di tale scelta, si è costretti ad assistere ad un indecente balletto di finte re-inaugurazioni a cadenza mensile. Situazione parimenti drammatica è quella relativa al reparto di Emodinamica, aperto a “giorni alterni”, con una scelta tanto demenziale che non trova riscontro a livello nazionale, e che impone disperate corse, a volte superiori ai 100 Km, verso l’Ospedale dell’Aquila, per tutti i Marsicani colpiti da infarto o da altre forme di ischemia miocardica. Per ultimo si chiederà all’intero Consiglio Regionale, di prendere una posizione circa l’anomalo proliferare, nella Marsica, di progetti volti alla realizzazione di impianti di Termovalorizzazione, Biomasse, Compostaggio, Smaltimento Rifiuti, Trattamento Fanghi Industriali, … (particolarmente rilevanti i casi della Mega-centrale Powercrop di Borgo Incile, e dell’impianto di Compostaggio di Massa d’Albe). Impianti la cui capacità complessiva è di gran lunga superiore alle necessità di autonomia territoriale della Marsica, e capaci di trattare “materiali” provenienti dall’intera Provincia dell’Aquila, dall’intera Regione Abruzzo ed anche da Regioni limitrofe. Di fronte ad una situazione complessiva divenuta insostenibile e con rappresentanti politici ed istituzionali imbelli, capaci, nella stragrande maggioranza dei casi, di intervenire in maniera tardiva ed inefficace solo dopo l’occorrenza dei problemi, questo Comitato Territoriale solleciterà con forza il Presidente della regione Abruzzo e la Giunta Regionale, ad adottare provvedimenti ed interventi urgenti, strutturati e condivisi con il territorio, finalizzati a dare una risposta concreta alle problematiche attuali che investono la Marsica ed a dare un futuro a questo territorio; un territorio dove è sempre più difficile vivere, molto più facile morire.
Il Comitato Territoriale ha richiesto un incontro urgente con il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso per affrontare in maniera strutturata e contestuale le principali problematiche che investono attualmente la Marsica, a partire dalla condizione di estrema criticità del quadro economico, produttivo ed occupazionale (ulteriormente aggravato dalla recente annunciata chiusura della Cartiera Burgo di Avezzano) dell’intero territorio. In tal senso si giudica gravissima l’esclusione della Marsica da ogni tipo di investimento e/o progetto regionale di rilancio economico e dalla ripartizione dei fondi comunitari a tal fine indirizzati, a cui si è cercato di sopperire in maniera inaccettabile, con tardive scuse e con vacue promesse di “futuri” ed “indefiniti” impegni e/o eventuali possibili interventi. Altro tema che il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi intende sottoporre al Presidente della Regione, è quello relativo allo stato di assoluta inadeguatezza in cui versa il sistema sanitario Marsicano, praticamente devastato da scelte scellerate, che hanno portato alla chiusura ed al ridimensionamento di intere strutture e reparti. Emblematici ed insieme drammatici (oltre a quanto avvenuto a Pescina e Tagliacozzo), la situazione di due reparti dell’ospedale “SS. Filippo e Nicola” di Avezzano. Dopo aver chiuso, con decisione criminale, il reparto di Neurochirurgia, e dopo che numerosi tragici eventi che hanno dimostrato l’assurdità di tale scelta, si è costretti ad assistere ad un indecente balletto di finte re-inaugurazioni a cadenza mensile. Situazione parimenti drammatica è quella relativa al reparto di Emodinamica, aperto a “giorni alterni”, con una scelta tanto demenziale che non trova riscontro a livello nazionale, e che impone disperate corse, a volte superiori ai 100 Km, verso l’Ospedale dell’Aquila, per tutti i Marsicani colpiti da infarto o da altre forme di ischemia miocardica. Per ultimo si chiederà all’intero Consiglio Regionale, di prendere una posizione circa l’anomalo proliferare, nella Marsica, di progetti volti alla realizzazione di impianti di Termovalorizzazione, Biomasse, Compostaggio, Smaltimento Rifiuti, Trattamento Fanghi Industriali, … (particolarmente rilevanti i casi della Mega-centrale Powercrop di Borgo Incile, e dell’impianto di Compostaggio di Massa d’Albe). Impianti la cui capacità complessiva è di gran lunga superiore alle necessità di autonomia territoriale della Marsica, e capaci di trattare “materiali” provenienti dall’intera Provincia dell’Aquila, dall’intera Regione Abruzzo ed anche da Regioni limitrofe. Di fronte ad una situazione complessiva divenuta insostenibile e con rappresentanti politici ed istituzionali imbelli, capaci, nella stragrande maggioranza dei casi, di intervenire in maniera tardiva ed inefficace solo dopo l’occorrenza dei problemi, questo Comitato Territoriale solleciterà con forza il Presidente della regione Abruzzo e la Giunta Regionale, ad adottare provvedimenti ed interventi urgenti, strutturati e condivisi con il territorio, finalizzati a dare una risposta concreta alle problematiche attuali che investono la Marsica ed a dare un futuro a questo territorio; un territorio dove è sempre più difficile vivere, molto più facile morire.