Avezzano. Non sono mancati attimi di grande tensione, nel delicato incontro tenutosi a metà del pomeriggio, negli uffici dello stabilimento della Cartiera Burgo di Avezzano, tra i sindacati e la proprietà dello storico gruppo cartario di Altavilla Vicentina. L’incontro, durato oltre le due ore, molto atteso e sentito dagli operai, si è svolto alla presenza del direttore dello stabilimento marsicano, Carlo Cavaterra, del responsabile del personale della fabbrica fucense, Paolo Simonato e del responsabile delle risorse umane del gruppo cartario Burgo, Franco Montevecchi. Le rappresentanze sindacali hanno ribadito alla proprietà quanto già richiesto nell’incontro della scorsa settimana, sottolineando come e quanto sia importante riattivare l’intera produzione continua, affinché si dia la possibilità a eventuali partner commerciali dell’azienda e a potenziali acquirenti del sito produttivo, che vogliano rilevare lo stabilimento di Avezzano, di poterne valutare e verificare l’efficacia, l’efficienza e la capacità produttiva. L’azienda ha riaffermato che, con i costi di produzione aziendale attualmente troppo elevati, non è possibile riavviare completamente la produzione. I sindacati hanno continuato, in un clima molto teso, a sostenere la necessità quantomeno dell’invio del materiale cartaceo dagli altri stabilimenti della Burgo, al fine di impiegare più macchine taglierine per il taglio della carta, facendo così di Avezzano una sorta di “centro taglio” della carta inviata dagli altri siti produttivi, per coinvolgere più lavoratori, per un lasso di tempo più lungo possibile, nel taglio del materiale cartaceo. Nel frattempo è stata annunciata anche l’apertura della mobilità volontaria incentivata per settanta lavoratori. Chi vorrà lasciare la fabbrica riceverà un bonus e la liquidazione. In questo modo l’azienda cercherà di ridurre il numero dei dipendenti. “Chiarezza, trasparenza, massimo rispetto e risposte concrete e immediate per gli operai dello stabilimento avezzanese”, hanno dichiarato a gran voce e in conclusione del vertice, compatte e unite, tutte le rappresentanze sindacali. Nulla di fatto, dunque. Tutto rinviato a metà della prossima settimana (giovedì 23 ottobre, ndr), quando ci sarà una nuova riunione tra le parti e la tanto sospirata risposta della sede centrale vicentina della proprietà Burgo. Il tutto in attesa anche dell’incontro romano del prossimo 3 novembre, nella sede del Ministero dello sviluppo economico. Antonio Salvi