Avezzano. Dopo oltre vent’anni si procede al recupero, riunificazione e riapertura di due strutture importanti per la memoria e la crescita culturale della città: l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale.
Come noto, infatti, le due strutture, rimaste fortemente danneggiate nel terremoto del 1915 e successivamente riaperte in diverse strutture, divenute poi col tempo inidonee e non adatte per la fruizione del pubblico, sono rimaste per circa vent’anni chiuse e non attive.
L’Amministrazione comunale, quindi, ha deciso di intervenire per restituire alla città il proprio “Polo Librario”, nonché per ripristinare il regolare funzionamento dell’Archivio Storico Pubblico, riunendoli nell’edificio della ex scuola elementare di Via Sabotino dove saranno disponibili per il pubblico.
A tale fine, quindi, il Comune di Avezzano ha deciso di procedere con due azioni. Una di carattere strutturale e l’altra mirata proprio alla riapertura dei due servizi.
L’Ufficio tecnico comunale, diretto dall’architetto Antonio Ferretti, ha infatti, proceduto ad affidare i lavori di manutenzione e riqualificazione dei locali della scuola di Via Sabotino.
Interventi che saranno eseguiti dalla ditta DMF Costruzione di Avezzano, per un importo di poco meno di 40mila euro, e che riguarderanno l’impermeabilizzazione del tetto, delle pareti interne, di ripristino dell’intonaco, di pittura e di altri interventi affinché i locali possano essere utilizzati.
Il secondo intervento è relativo alla realizzazione della proposta di intervento, in coprogettazione, avanzata dalla cooperativa sociale “Cultura Mirabilis – Studio e Promozione del Patrimonio Culturale del Territorio”.
Questo secondo intervento, che sarà dapprima portato in Giunta e poi in Consiglio comunale, ma sul quale c’è la massima condivisione da parte della maggioranza, prevede, per un investimento di poco meno di 140mila euro, di realizzare:
– una biblioteca alla portata di tutti ed avvicinare i destinatari al patrimonio culturale ed artistico, offrendo i necessari servizi funzionali ed operativi (assistenza di sala, registrazione e gestione prestiti, riordini, rilevamento ammanchi, procedure di restauro) con personale qualificato con idoneo titolo di studio;
– ottimizzare l’accessibilità all’archivio pubblico, avvicinando la cittadinanza al patrimonio culturale, storico ed artistico locale, permettendo la ricerca della memoria storia del luogo anche attraverso manifestazioni a carattere socioculturale;
– rendere l’archivio fonte inesauribile di ricerca storica, di tutti gli avvenimenti politici, amministrativi, economici e territoriali che rappresentano la memoria storica della comunità;
– gestire e supportare l’attività di versamento della documentazione da parte degli uffici comunali all’archivio comunale, riqualificare e riorganizzare il patrimonio documentale archiviato.
Nella proposta oggetto del provvedimento, ovviamente, è indicato un crono-programma delle attività suddiviso in due periodi, start up e consolidamento, per una durata complessiva di 24 mesi e suddiviso in quattro fasi distinte:
1- Back Office che per la biblioteca comprenderà il trasloco, lo studio e l’organizzazione degli spazi, mentre per l’archivio avrà ad oggetto le operazioni di ricognizione della documentazione presente nelle diverse sedi, la redazione del piano di conservazione con annesso elenco di scarto e segnalazione di eventuale materiale in precario stato di conservazione;
2- Attività di pubblicizzazione e sensibilizzazione beni culturali attraverso il sito web, canali social, convegni, workshop e pubblicazioni;
3- attività di front office beni culturali, ovvero assistenza e supporto all’utenza;
4- Organizzazione di eventi.
Un progetto di grande rilevanza, quindi, che oltre a recuperare due strutture e servizi importanti per la crescita culturale del territorio, non solo di Avezzano si innesta nelle iniziative avviate e in corso di realizzazione, da parte dell’Amministrazione, volte alla valorizzazione e ricostruzione del patrimonio di memoria storica e culturale della città.