Avezzano. Arriva immediata la replica di Massimo Verrecchia alle parole di Crescenzo Presutti. L’ex assessore all’ambiente durante l’era De Angelis, aveva accusato l’attuale capo della segreteria del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio di interessarsi solamente ora agli investimenti sulla mobilità sostenibile dopo che, invece, aveva aspramente criticato l’ultima amministrazione comunale di Avezzano.
“Come al solito si confondono le mele con le pere! Leggo da MarsicaLive di una critica nei miei confronti di tal Presutti, sempre pronto a sbirciare la mia pagina Facebook, cogliendo spunto da una mia lamentela contro il governo Conte, che consente il bonus di 500 euro solo a cinque comuni su 305 presenti in Abruzzo. E lo fa (addirittura rimproverandomi di fare qualche battuta) non per criticare la mancanza del bonus bici agli avezzanesi, di quello come si evince dal suo intervento non gli interessa nulla, ma per collegare tale argomento ad una mia nota e convinta posizione critica sulla pista ciclabile in pieno centro e non semmai per collegare le frazioni, come ho sempre sostenuto”, ha scritto Verrecchia.
“Una posizione pubblica la mia, espressa non solo da cittadino, ma anche come amante e appassionato di ciclismo, sport da me praticato a livello agonistico per molti anni, (e molti chili fa) sin dalla categoria dei giovanissimi. Dal suo livoroso, scomposto e polemico intervento emerge quindi la teoria secondo la quale si può possedere, andare o addirittura parlare di bicicletta solo se non hai espresso critiche alla pista ciclabile al centro di Avezzano. Come al solito si confondono le mele con le pere”.
“Pensando al Presutti ex vicesindaco mi viene subito in mente a quanti avezzanesi avrebbero potuto fare a meno del bonus bici, o affrontare meglio questo difficile momento, se non avessero ricevuto migliaia di multe (e decurtazione punti sulla patente) dal semaforo T-Red che con ‘quel rosso’ ha fatto rimare al ‘verde’ molti avezzanesi. A volte quindi è meglio fare qualche battuta che fare scelte che pesano sulle tasche dei propri concittadini, perché le prime, sono gratis e con il solo rischio di far scappare un sorriso mentre le seconde costano e fanno scappare anche qualche lacrima”, ha concluso Verrecchia.