Avezzano. Il Centro Giuridico del cittadino interviene sugli alberi caduti ad Avezzano. “Le piante recentemente cadute in Via Crispi Angolo Via Annamaria Torlonia e in Via Albense(oggi via Pagani) pongono un serio problema sulla sostituzione delle piante Vetuste in città”, scrive il presidente Augusto Di Bastiano, “quando uso il termine Vetuste non mi riferisco a quanto può vivere una pianta nel suo ambiente ,ma quanto può vivere su un marciapiede con l’apparato radicale coperto di asfalto”.
“Sovente però, si dimentica che questi esseri viventi rivelano tardivamente le sofferenze accumulate in ambienti urbani, schiantandosi talvolta senza preavviso e provocando danni a persone e cose,
Questi casi stanno diventando un problema di triste attualità. Gli eventi atmosferici sembrano aver intensificato la loro violenza e, sovente, alberi singoli o in gruppo (filari), non riescono a contrastare le forze esterne, soccombendo con parti o con l’intera struttura.
Va però anche puntualizzato che la gestione degli alberi non ha sempre seguito le regole della buona arboricoltura; pertanto anche in assenza di eventi atmosferici intensi le piante cedono all’azione del loro stesso peso, indebolite da una pessima qualità dei tessuti legnosi interni spesso invasi da patogeni (carie).”
“Il comune effettua ripetutamente V.T.A. (acronimo di Visual Tree Assessment) valutazioni che costano da 75 euro a 250 euro per pianta”, continua Di Bastiano, “fino ad arrivare a cifre di 2.250.00 euro annuo per il pioppo di piazza Torlonia e questo per conoscere il grado di stabilità delle piante di cui, secondo il Codice Civile il proprietario ne è responsabile.
In alcuni casi si effettua il S.I.A.che consiste nel paragonare l’albero ad un edificio, il cui grado di stabilità è calcolato sulla base delle connessioni e degli equilibri tra i tre seguenti, fondamentali, parametri: carico, materiale, geometria.
L’area cittadina ricadente tra Via Annamaria Torlonia, Via Corradini, Via Benedetto Croce, via Mazzini, Via Albense (ora Via Pagani) potrebbe divenire un modello di intervento radicale che in passato fece l’assessore Giffi in Via Rosselli e lo ha fatto di recente l’assessore Verdecchia in Via Annamaria Torlonia.
In queste strade ci sono spazi che non hanno più la pianta da decenni e potrebbe essere l’occasione per reimpiantarle.
Sostituire piante su intere strade con una scelta più accurata ,sia all’apparato radicale ,sia per la chioma che non vada dentro le finestre delle abitazioni oppure che non poggino su balconi o sulle grondaie e non ultime mettere a dimora piante sempre verdi e che sporcano poco.
Criticità ci sono anche in via XXIV Maggio
Questo lavoro mi fa pensare al catasto delle piante che nel tempo ci permetterà di avere un quadro chiaro sul patrimonio arboreo e si potranno fare interventi più razionali sapendo la storia di ogni pianta”. Conclude Di Bastiano.