San Vincenzo Valle Roveto. Era stato rinviato a giudizio con l’accusa di aver avviato nella chiesa Santa Maria in San Vincenzo Valle Roveto, in cui è parroco, dei lavori che risultavano abusivi. Dopo quattro anni di processo, ora la vicenda è conclusa e ora don Angelo Buffone è stato dichiarato innocente, insieme a Annamaria Matassa, nel 2017 finita sotto processo anch’ella.
L’architetto era stata accusata di aver redatto una relazione tecnica falsa.
“Il giorno 4 ottobre 2021 in nome del Popolo Italiano Buffone Domenico Angelo e Matassa Annamaria sono assolti in formula piena da tutti i capi d’imputazione che non sussistono inoltre si esegue il dissequestro immediato dell’edificio Chiesa, giudice Dott. Paolo Lepidi, che resta inagibile come dichiarato dalla Regione Abruzzo”, scrive in una nota alla stampa la parrocchia di Santa Maria, “3 maggio 2017 sequestro preventivo della Chiesa e avvisi di garanzia al Parroco con tre capi d’imputazione, (coincidenza con la dedicazione della Chiesa che è il 3 maggio) e dopo pochi giorni il sequestro definitivo e la conferma degli avvisi di garanzia. Perché? Perché dopo aver eseguito e presentate tutte le pratiche necessarie per mettere in sicurezza il campanile della nostra Chiesa di S.Maria, a causa di un esposto, ben congeniato, siamo rimasti avvinghiati nella stretta morsa della Giustizia. Dopo quasi cinque anni lunghissimi, con tre cambi di giudici, finalmente la sentenza.
Sinceramente dopo quasi cinque anni di sofferenze personali e di tutta la Comunità parrocchiale ci facciamo la domanda che tutti si faranno: chi ha vinto? Chi ha perso? Giustizia è stata fatta? Ma quale Giustizia è stata fatta?
Siamo stati sempre molto concreti e pratici e in questi anni ciò che ci ha permesso di “volare basso” senza fare rumore sono state le parole di Paolo quando afferma che “il male si vince con il bene”.
Che ho perdonato chi mi ha denunciato con tutte le mie forze … questo non interessa alla Legge!
Che una Comunità ha sofferto per circa 5 anni vivendo la sua vita pastorale in uno scantinato alla meno peggio … questo non interessa alla Legge!
Che la Comunità continuerà a soffrire chissà per quanti anni ancora in quello scantinato-chiesa …
A chi importa?
Nel 2017 sarebbero bastati circa 250 mila euro per mettere in sicurezza e a rendere agibile la Chiesa, oggi ne servono almeno 800 mila euro … e quando ce lo potremo permettere visto che la Comunità è composta da 489 abitanti e circa 250 cattolici praticanti!
Tutte le sofferenze vissute e che continuiamo a vivere, sono e saranno, per la conversione di chi ha procurato tutto questo disagio … ma questo non interessa né agli interessati, né alla Legge, né alla Sovrintendenza romana, (che non conosce nemmeno dove si trova San Vincenzo Valle Roveto).
E allora? Chi ha vinto!!!???? … O ha vinto una burocrazia ingarbugliante e anestetizzante? O ha vinto il sistema di “esposti” che non funzione perché puoi dire quello che vuoi, tanto non si è punibili! O ha vinto la lentezza della Giustizia che ha i suoi “tempi”? Nel frattempo la chiesa, essendo sotto sequestro, non è più agibile perché non si sono potuti fare i “lavori ordinari di manutenzione” e la messa in sicurezza … e questo “abbandono” di anni hanno aggravato ancora di più la sua agibilità e sicurezza.
E i battesimi, le prime comunioni, le cresime, i matrimoni, i funerali che non si sono potuti vivere nella loro ordinarietà della vita comunitaria? Tutti i disagi che abbiamo dovuto subire e che continueremo a subire? Ci chiediamo: CHI ha vinto?????
Toccherà a me Parroco e a tutta la Comunità continuare a risolvere il problema … e finalmente adesso non avendo più “vincoli” possiamo riprendere a fare ciò che avevamo iniziato: mettere in sicurezza e rendere agibile la struttura della Chiesa.
Sono e siamo molto realisti e concreti, eravamo una Comunità ferita, Dio non ci ha abbandonato e non lo farà mai, ma toccherà a noi rimboccarci le maniche e fare come i nostri avi: ricostruire la nostra Chiesa fatta di mattoni perché, grazie a Dio, la Chiesa fatta di cristiani c’è!
Cosa dirà un giorno la Storia rileggendo questi avvenimenti? Chi ha vinto: il male procurato o il Bene costruito? Ai posteri l’ardua sentenza.
Adesso dobbiamo pensare alla RICOSTRUZIONE RENDENDO AGIBILE E SICURO TUTTO L’EDIFICIO CHIESA.
“E pregate per me, che ho bisogno della vostra carità e della misericordia di Dio per divenire degno di aver parte all’eredità che sto per conseguire, e non essere respinto dalla giustizia di Dio. Sono ancora esposto al pericolo, ma il Padre è fedele in Gesù Cristo e darà compimento alla mia preghiera e alla vostra”. Sant’Ignazio d’Antiochia”.