Rocca di Botte. Erano accusati di aver offeso la reputazione di un commercialista, ma il giudice di pace di Avezzano Roberto Roberti li assolve perché il fatto non sussiste. Si è conclusa a distanza di anni la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex sindaco di Rocca di Botte Renato Pietroletti e i consiglieri comunali Tonino Di Clemente, Giancarlo Bonanni e Claudia D’Onofrio accusati di diffamazione perché, in concorso morale e materiale tra loro, secondo l‘accusa avevano offeso la reputazione di un commercialista romano. La vicenda processuale, nata dopo la querela del commercialista, nasce dall’avvenuta presentazione da parte dei tre consiglieri Di Clemente, D’Onofrio, Bonanni al sindaco, di una mozione con la quale si chiedeva di verificare eventuali irregolarità nella gestione del consiglio d’amministrazione di una fondazione che amministrava un importante servizio pubblico in Rocca di Botte.
I consiglieri, inoltre, chiesero di adottare una politica di maggior controllo delle attività della fondazione stessa e il sindaco Pietroletti ne prese. Secondo il commercialista, già membro del cda della fondazione, anche se nella mozione non era stato menzionato aveva ravvisato gli estremi di offesa alla propria reputazione e per questo aveva denunciato sindaco e consiglieri. Nei giorni scorsi è arrivata l’assoluzione con formula piena, le cui motivazioni ancora non sono note, che ha accolto le tesi difensive degli avvocati Gianclemente Berardini per l’ex sindaco, Giovanni Marcangeli legale dei consiglieri Bonanni e Di Clemente e Simona Cataldi difensore di D’Onofrio. Secondo gli avvocati, infatti i consiglieri avevano espresso un indiscutibile diritto di critica politica tutelato da norme costituzionali e del codice penale e la pronuncia del giudice di pace Roberti si allinea con questo orientamento e con il rispetto di regole della democrazia non intaccate nel caso di specie da espressioni non veritiere e gratuitamente offensive. Erano accusati di aver offeso la reputazione di un commercialista, ma il giudice di pace di Avezzano Roberto Roberti li assolve perché il fatto non sussiste. Si è conclusa a distanza di anni la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex sindaco di Rocca di Botte Renato Pietroletti e i consiglieri comunali Tonino Di Clemente, Giancarlo Bonanni e Claudia D’Onofrio accusati di diffamazione perché, in concorso morale e materiale tra loro, secondo l‘accusa avevano offeso la reputazione di un commercialista romano.
La vicenda processuale, nata dopo la querela del commercialista, nasce dall’avvenuta presentazione da parte dei tre consiglieri Di Clemente, D’Onofrio, Bonanni al sindaco, di una mozione con la quale si chiedeva di verificare eventuali irregolarità nella gestione del consiglio d’amministrazione di una fondazione che amministrava un importante servizio pubblico in Rocca di Botte. I consiglieri, inoltre, chiesero di adottare una politica di maggior controllo delle attività della fondazione stessa e il sindaco Pietroletti ne prese atto. Secondo il commercialista, già membro del cda della fondazione, anche se nella mozione non era stato menzionato aveva ravvisato gli estremi di offesa alla propria reputazione e per questo aveva denunciato sindaco e consiglieri. Nei giorni scorsi è arrivata l’assoluzione con formula piena, le cui motivazioni ancora non sono note, che ha accolto le tesi difensive degli avvocati Gianclemente Berardini per l’ex sindaco, Giovanni Marcangeli legale dei consiglieri Bonanni e Di Clemente e Simona Cataldi difensore di D’Onofrio. Secondo gli avvocati, infatti i consiglieri avevano espresso un indiscutibile diritto di critica politica tutelato da norme costituzionali e del codice penale e la pronuncia del giudice di pace Roberti si allinea con questo orientamento e con il rispetto di regole della democrazia non intaccate nel caso di specie da espressioni non veritiere e gratuitamente offensive.