Celano. Vendono le patate Igp senza avere il marchio, l’ente di certificazione (CCPB) e l’ente di tutela (AMPP) scopre la frode. E’ stato attivato l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, per contrastare potenziali comportamenti fraudolenti e l’irregolare commercializzazione di Patate palesemente non conformi al disciplinare dell’IGP “Patata del Fucino” attualmente in Protezione Transitoria. Infatti sono in commercio presso diversi negozi, patate con etichette non autorizzate e nel contempo, l’azienda agricola citata nell’etichetta non fa parte degli operatori agricoli che hanno presentato domanda di certificazione di prodotto e tantomeno come confezionatrice; ma ancor più grave è che l’utilizzazione del codice di registrazione riportato in etichetta appartiene ad una “Azienda agricola senza confezionamento” regolarmente iscritta all’elenco dei produttori. La commercializzazione di tale prodotto è a discapito dei pataticoltori onesti che si sono impegnati, anche economicamente, a seguire il disciplinare dell’IGP Patata del Fucino, per dare al consumatore un prodotto di alta qualità. Inoltre tali potenziali azioni fraudolenti danno una immagine distorta del nostro territorio in quanto non viene garantita l’autenticità della indicazione geografica protetta, e pertanto si invitano tutti i pataticoltori marsicani a controllare e prestare maggiore attenzione nella commercializzazione della “Patata del Fucino IGP in Protezione Transitoria” nel rispetto delle regole stabilito nel piano di controllo redatto dal CCPB e validato dal ICQRF (Ufficio Repressione Frodi)