Avezzano. C’è anche un avezzanese nell’inchiesta della Guardia di Finanza che ha scosso nei giorni scorsi la provincia di Frosinone.
I finanzieri del gruppo di Cassino hanno portato avanti un’operazione coordinata dal comando provinciale di Frosinone avviata per contrastare le frodi nel settore dei Monopoli di Stato. Gli uomini della Guardia di Finanza sono riusciti così ad accertare un sistema che riusciva a mettere sul mercato nero delle sigarette fatte in casa, che riuscivano quindi a essere vendute a un prezzo molto più basso rispetto a quelle legali.
L’operazione si è concentrata su due abitazioni: una a Ceprano e una a Pontecorvo dove erano stati messi su due laboratori clandestini adibiti all’illecita produzione e vendita di sigarette a prezzi notevolmente inferiori a quelli praticati dai Monopoli.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno consentito di individuare numerosi acquirenti di sigarette di contrabbando che si rifornivano dai due laboratori, gestiti da due coppie di coniugi che acquistavano il tabacco e lo lavoravano. Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni dei soggetti indagati sono state trovate e quindi sequestrate decine di chilogrammi di tabacco, nonché materiale per la lavorazione e il confezionamento delle sigarette.
Di Avezzano è risultato essere il fornitore del tabacco, che è residente in Avezzano e che approvvigionava periodicamente i laboratori. L’immediata perquisizione dei locali in uso al “fornitore”, eseguita con il supporto dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rieti, ha consentito di sequestrare un ingente quantitativo di tabacco e di rilevare come, nell’ultimo periodo, l’uomo avesse venduto oltre 2 tonnellate di tabacco.
“Si constatava, altresì, che il prezzo del singolo pacchetto di sigarette venduto al minuto dalle coppie di coniugi investigate era pari a 3 euro, mentre il tabacco da lavorare veniva acquistato al prezzo di 60 euro al chilo. A conclusione dell’operazione venivano sequestrati circa 350 chilogrammi di tabacco sfuso, oltre 2.500 sigarette predisposte per la vendita, 47.000 sigarette vuote complete di filtro nonché macchinari per la trinciatura del tabacco ed il confezionamento di sigarette, con contestuale denuncia di n. 5 responsabili alla competente autorità giudiziaria per il reato di contrabbando”, scrive la Guardia di Finanza, “l’attività delle Fiamme Gialle di Cassino, oltre ad aver interrotto un importante canale di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette nel territorio ciociaro, testimonia il costante impegno del Corpo a tutela della salute pubblica minacciata dalla messa in commercio di prodotti provenienti da filiere non autorizzate e si inserisce, altresì, nel più ampio quadro di tutela degli interessi erariali nazionali e dell’Unione Europea, in una fase storica in cui il fenomeno del contrabbando di tabacchi lavorati e dei prodotti derivati vive una recrudescenza per l’elevato costo delle sigarette e la crisi economica in atto”.