Celano. Questo bellissimo dipinto del “lago di Celano”, così viene chiamato nella didascalia, è stato realizzato da Salvatore Fergola, pittore di corte dei Borbone, considerato uno dei più autorevoli esponenti della scuola di Posillipo.
Fergola, figlio d’arte e specializzato in paesaggi, oltre che alla corte borbonica ha prestato la sua arte anche al duca di Calabria e al duca di Sicilia. Nel quadro che vi riportiamo, realizzato olio su tela nel 1837 ed attualmente esposto nel Palazzo Reale di Napoli, la veduta del lago Fucino è presa dal monte Salviano, ed è associata ad una scena prettamente rurale. Nel paesaggio lacustre rappresentato dal pittore partenopeo, ritratto su una tela lunga più di due metri, si possono notare diversi elementi interessanti. In primo piano abbiamo un nutrito gruppo di persone: alcuni sono contadini e allevatori, altri sono nobili, ma tutti sono intenti a parlare tra di loro o a camminare lungo una strada che costeggia il lago, all’epoca molto frequentata. Alle calde luci del tramonto in primo piano si contrappongono quelle più fredde del lago del Fucino, rappresentato nel centro del quadro in azzurro, celeste e bianco, colori che non si mischiano con quelli del cielo solo grazie alla corona di montagne verdi e marroni che circondano la conca dei Marsi. Una scena bucolica, quella dipinta da Fergola, che purtroppo in questo dipinto è orfana delle tante imbarcazioni che un tempo solcavano le acque del lago, grandi protagoniste invece di ogni sua opera, ogni volta che il pittore partenopeo si cimentava in quadri che rappresentavano scene portuali o in mare aperto. (Si ringrazia Valerio Cristini per la segnalazione)