Capistrello. Si è svolto nei giorni scorsi il consiglio comunale nel capoluogo rovetano: una seduta molto accesa per la delicatezza dei temi trattati. Anzitutto la variazione d’urgenza apportata al bilancio dalla giunta comunale per la realizzazione di opere aggiuntive all’appalto di messa in sicurezza della scuola media A.B. Sabin: “il cantiere della scuola media, per un importo di lavori di circa 800mila euro, è in grave ritardo – dichiarano i consiglieri d’opposizione Francesco Piacente, Dina Bussi, Alessia Fantozzi, Alessandro Lusi e Wilma Stati – addirittura l’appalto della palestra, affidato circa un anno fa per circa 400mila euro, non è mai davvero iniziato in quanto all’impresa appaltatrice è stato revocato l’incarico dall’amministrazione comunale.
Ora la Giunta, in un quadro già così complesso, vuole avviare ulteriori appalti aggiuntivi: rifacimento dei bagni, nuove porte e restyling dell’eterno. Prima domanda: possibile che su un progetto originario di oltre 1.200.000 euro ci si dimentica dei bagni? Questa è la politica della programmazione e del fare? Seconda domanda: perché i lavori aggiuntivi per complessivi 100.000 euro vengono suddivisi in tre appalti? E perché l’appalto dei bagni è pari a 39.900 euro, 100 euro sotto la soglia dei 40.000 euro per incarichi diretti? Sono state queste le domande che hanno generato l’incontenibile irritazione del sindaco e che hanno costretto il presidente del consiglio comunale a sospendere la seduta per placare gli animi.
Siamo molto preoccupati per questa modalità di gestione degli appalti e per il rischio di ulteriore allungamento dei tempi dei cantieri delle scuole, dopo che per un intero anno personale e alunni sono stati trasferiti ad Avezzano con gravi costi per l’Ente”. L’assise civica a seguire, oltre alla questione dei lavori pubblici, ha trattato due interrogazioni dell’opposizione su personale e servizi cimiteriali: “sulla gestione del personale riscontriamo procedure di dubbia legittimità – continuano i consiglieri – è stato diviso l’Ufficio tecnico in due settori, con due diversi responsabili e l’incarico a due ingegneri esterni, provenienti da comuni limitrofi, per funzioni di supporto. Una lievitazione di costi e di incarichi, tutti fuori comune, molto controversa della quale abbiamo voluto interessare il vice sindaco con delega al bilancio.
Alla stessa abbiamo anche voluto sottoporre la questione dei cimiteri, dove sta lavorando una cooperativa sociale che, ingiustamente, rischia il doppio danno di non avere incarico e di non essere pagata. Il vice sindaco ci ha confermato che il custode dovrà essere pagato con debiti fuori bilancio perché, ad oggi, l’incarico è scaduto e non è stato rinnovato. Se dovessimo fare una sintesi della seduta consiliare – concludono i consiglieri di opposizione- tra frazionamento degli appalti, gestione dilettantistica del personale e debiti fuori bilancio, pare davvero innegabile di essere tornati all’epoca del dissesto. Noi continueremo, senza sosta, a denunciare pubblicamente questo modo disastroso con cui la Giunta sta gestendo il nostro comune”.