Come rispondere al caro energetico e alle speculazioni, specie quando hai un’attività pubblica che richiede grandi consumi? Ridurre i costi e, di conseguenza, la qualità del servizio è una strada obbligata? Oppure, come purtroppo sta accadendo in maniera diffusa, alziamo il prezzo e scarichiamo le spese sui clienti (finché potranno permetterselo)? Federica Cavicchio, imprenditrice avezzanese titolare della Skin Center Spa non ci sta, e ci racconta il suo personale punto di vista sul problema. “Abbiamo attraversato in rapida sequenza due fasi emergenziali: prima la pandemia e ora la crisi energetica. Durante il primo periodo, per mantenere viva la struttura, ho fatto dei sacrifici, offrendo un accesso esclusivo a determinati servizi, a prezzi che però “esclusivi” non erano…mi auguravo di tornare presto in regime ordinario.
Poi scoppia la guerra: una struttura come la nostra è energivora di natura. Vasche, idromassaggi, saune, riscaldamento…non serve mostrare le bollette per capire che i costi si sono moltiplicati! A ciò si aggiunga una diffusa speculazione di molti fornitori, che non si giustifica con l’aumento di prezzo delle materie prime. Per sostenere questa nuova situazione, ho avuto la necessità di rivedere il listino prezzi. Ma non volevo rifarmi sui clienti. E, allo stesso tempo, non mi sembrava giusto chiudere un’attività che funzionava bene, solo perché tutto costava di più.
Ho cercato allora il modo di dare valore aggiunto, alzando ulteriormente la qualità dei servizi, impiegando al meglio la forza lavoro e creando dei livelli di servizio (e di costo) che si fondano sul principio dell’esclusività. Anziché togliere, come hanno fatto in tanti, ho aggiunto!
Ora le persone che vengono in spa sono ancora più felici e soddisfatte di prima, perché sono coccolati e seguiti oltre le normali aspettative. Ad esempio, il classico percorso spa di un’ora e mezza, grazie al coinvolgimento degli operatori e delle operatrici, include “assaggi” dei servizi che si possono avere nelle cabine massaggi. In tal modo vivi un’esperienza più completa e appagante, e allo stesso tempo scopri magari un tipo di trattamento che ti piace e che vorrai provare in futuro.
E poi non ho abbandonato le promozioni mensili, che rendono più accessibile la struttura a chi non può pagare l’esclusività. Non voglio fare “selezione all’ingresso”, ma voglio dare alternative, lasciando che le persone possano scegliere a che livello di servizio possono e vogliono arrivare. In sostanza, non voglio una struttura snob, ma una struttura sostenibile.
Sto facendo il possibile per essere un’imprenditrice empatica, un po’ controcorrente. Sono certa che la gente lo capirà, e premierà la mia scelta”.
La Skin Center spa, insomma, seguendo la filosofia del “o una cosa si fa per bene, o non si fa per niente”, ha deciso di investire sulla qualità, anche in un periodo complesso come questo. Sono ormai quasi pronti i locali al piano superiore, che saranno dedicati a centro dimagrimento ed estetica, per offrire una gamma di servizi più ampia, con nuovi macchinari e in un ambiente ancora più riservato, del tutto separato dal centro benessere. Ve ne parleremo presto.