Massa d’Albe. Nella zona di Valle Majelama, più esattamente all’incrocio con la Sella del Bicchero, è stata trovata una valanga estesa 2 chilometri, larga circa 30 metri in media e con uno strato di neve profondo dai 9 ai 12 metri. Si parla dunque, tra neve caduta e neve arrivata dalla valanga, di circa 600mila metri cubi di materiale. La neve polverosa e asciutta pesa circa 100 chili al metro cubo, mentre la neve bagnata arriva fino a 700 chili al metro cubo. Ipotizzando un peso medio si parla, sempre secondo gli esperti, di 100mila tonnellate di neve da analizzare, solo nella Valle.
Per questo motivo è stato deciso di utilizzare il potente sonar del Soccorso Alpino, arrivato dalla Valle d’Aosta. Le sonde da valanga hanno una lunghezza media di 2,5 metri ma si è arrivati a prolungarle fino a 4 metri e oltre. Una lunghezza insufficiente nelle ricerche sul Monte Velino.
Al contrario, la tecnologia Recco, con un’antenna di 80 centimetri di diametro, è in grado di captare, anche a profondità importanti, i metalli: chiavi, cellulari e metalli degli indumenti da alpinisti, ramponi, racchette. E’ una tecnologia che il Soccorso Alpino da un anno impiega con successo in Valle d’Aosta e in Trentino e che si spera dia risultati anche sul Velino.
Si proverà anche ad abbassare il livello di neve. Fallito il primo tentativo con la caduta del gatto delle nevi trasportato dall’Ericsson S 64, adatto al trasporto di grandi carichi, si proverà di nuovo con un altro mezzo messo a disposizione dalla ditta costruttrice per tentare una delicata fase di smassamento della neve.