Avezzano. Doveva arrivare a giorni la sentenza per l’impianto di smaltimento dei rifiuti di Valle dei fiori. Invece il Tribunale amministrativo regionale, dopo aver letto l’integrazione al ricorso presentata dal Wwf e dal Martello del Fucino, ha deciso di prendersi ancora tempo e di rimandare tutto al 9 maggio. Altri 4 mesi, quindi, per capire se nella zona di Valle dei Fiori potrà essere aperta una discarica che servirà i comuni dell’Aciam. Non è è convinto l’avvocato Herbert Simone, legale del Wwf e del Martello, che ha presentato un’integrazione al primo ricorso per “evidenziare che il Cam (Consorzio acquedottistico marsicano) non ha dato il proprio consenso all’utilizzo dei propri pozzi per il monitoraggio delle acque sotterranee dell’impianto. Inoltre la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha sospenso il parere igienico sanitario in attesa di ulteriori accertamenti sul territorio”. Questi due punti potrebbero quindi far riflettere il Tar, ma anche la Regione che dovrà pronunciarsi a breve sul progetto esecutivo. Non è escluso, infatti, che il progetto originale debba essere rivisto alla luce di queste novità. Intanto il Comune di Pescina, rappresentanti dai legali Simone e Stefania Di Simone, ha sostenuto le tesi del Wwf e del Martello e con un intervento ad adiuvandum si è schierato dalla loro parte, contro l’impianto di Valle dei fiori.