Avezzano. Valeria, Gianmarco, Gian Mauro e Tonino sono tornati a casa. Circondati da un’affetto immenso, sconfinato, saranno salutati oggi per l’ultima volta da una comunità, quella marsicana, che da quel maledetto 24 gennaio non ha mai smesso di stargli affianco. I funerali dei quattro amici verranno celebrati alle 15 dal vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, e dal parroco della Cattedrale dei Marsi, Don Claide Berardi. Nel rispetto delle normative anticontagio saranno pochi i posti disponibili all’interno, i più riservati ai familiari dei quattro escursionisti. Oltre a loro, le autorità, la stampa, le forze dell’ordine e i soccorritori.
Proprio questi ultimi, poco prima dell’una, hanno fatto il loro ingresso nella Cattedrale. Loro che in quei ventisette, lunghissimi, giorni, non si sono risparmiati nelle operazioni di ricerca. Hanno salutato i feretri dei quattro escursionisti. Dietro vi erano i familiari. Difficile tenere a freno la commozione. E’ partito un lungo e sentito applauso, un ringraziamento sincero e dovuto a chi ha lavorato incessantemente e senza risparmiarsi per riportare a casa Valeria, Gianmauro, Gian Marco e Tonino. Che non si è tirato indietro di fronte al dovere, anche quando le condizioni per operare in quota erano proibitive.
Fin dal primo pomeriggio di ieri piazza Risorgimento era gremita di gente. Lunghe code di persone in attesa di poter dare il proprio saluto ai quattro amici scomparsi hanno accompagnato l’intera giornata, fino alla sera, quando il sole è tramontato e le porte della Cattedrale sono state chiuse. Alcuni tenevano in mano una rosa, altri un peluche, altri ancora una foto ricordo. Un fiume di gente ordinato, educato, rispettoso, si è riservato nel cuore di Avezzano.
Due giorni di lutto cittadino, quelli indetti dal sindaco Gianni Di Pangrazio. Altri Comuni nella Marsica lo hanno proclamato per oggi, giorno dei funerali, testimoniando così il grande senso di comunità che lega gli abitanti di questa terra che, quando vuole, sa essere capace di straordinarie manifestazioni d’affetto. Ognuno, come può, fa la sua parte. Siamo tutti coinvolti. Saracinesche abbassate, locali chiusi. Altoparlanti muti, per l’intrattenimento si aspettano momenti migliori.
Si passeggia lentamente, a testa bassa, parlando sottovoce, quasi a non voler disturbare quella quiete che aleggia nell’aria e invita tutti a noi un religioso silenzio. Qualche bambino gioca in piazza, riscaldato dal timido sole che è qui a ricordarci che manca poco alla primavera. I genitori li invitano ad abbassare la voce. Stamane, i bambini della scuola Sacro Cuore di Avezzano, la stessa frequentata da Valeria Mella all’alba della sua vita da studentessa che l’ha portata poi a laurearsi a pieni voti, hanno pregato nella piccola cappella presente all’interno dell’istituto. Uno dei tanti gesti d’affetto per i quattro amici prematuramente scomparsi.
Le vetrine dei negozi di Tonino, di Memmo, il papà di Gianmarco, di Mauro, il papà di Gian Mauro, sono colme di messaggi d’affetto, disegni, poesie e poi, ancora, candele, fiori, cuori. E’ un viavai di persone che vogliono mostrare la propria vicinanza, la propria amicizia, la propria stima verso chi non c’è più. Ma che non verrà mai dimenticato.
“Nessuna valanga potrà spazzare via il vostro ricordo”, recita uno dei tanti striscioni che si possono leggere in giro per Avezzano. E’ vero. In alcun modo verranno dimenticati. Niente potrà cancellare il ricordo di Valeria, di Gianmarco, di Gian Mauro e di Tonino. Niente e nessuno. Vivranno sempre nei nostri cuori. Vi vogliamo bene. Ve ne vorremo sempre.