Pescina. Sabato 26 novembre, nella sala conferenze del Teatro “San Francesco”, luogo d’eccellenza di tanti eventi dedicati al grande Ignazio Silone, Agnese Berardini – invitata dall’associazione culturale Artè Caffè Letterario, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” per l’evento: Noi Plurale femminile, un incontro alla scoperta di tre scrittrici abruzzesi – ha presentato la silloge poetica “Vagabondaggi di un’anima” con la quale ha da poco esordito sulla scena letteraria.
Agnese Berardini dichiara: «È stata una serata densa di emozioni, che mi ha permesso di presentare il mio libro: un canzoniere, una storia d’amore, il racconto di un viaggio in versi che segue l’andamento dettato dalle emozioni, dalle sensazioni e dall’immaginazione distribuendosi su tre piani (la realtà, il sogno e l’utopia). Ho condiviso la mia idea di poesia con gli organizzatori, le altre due scrittrici (Elsa Flacco e Roberta Rubini) e il pubblico intervenuto, per coinvolgere tutte e tutti in questo racconto; perché, ognuno di noi – lungo il percorso della vita – prova gioia e dolore, estraneità e solitudine, impossibilità di agire e desiderio di riprendere la ricerca, desiderio di fermarsi in un porto sicuro e anelito a sfidare di nuovo il mare, verso la meta; rappresentata dalla luce di un faro (La luce del faro e il titolo della terza parte della silloge e dell’ultima lirica). Si è creata un’atmosfera speciale di grande empatia e armonia, sottolineata e impreziosita dalle note dell’ensemble Clarinettisti in coro
by Leoncini d’Abruzzo, diretti dal M° Paolo Alfano, che ringrazio di cuore insieme all’associazione culturale “Artè Caffè Letterario” (a partire dalla Presidente Maria Grazia Capuzza e dalla Vicepresidente Ester Lidia Cicchetti). Attenta e qualificata la lettura della bravissima giornalista Luisa Novorio che, partendo dalla constatazione della particolarità della struttura compositiva della mia silloge, ha guidato un percorso introspettivo all’interno delle emozioni suscitate dalle mie poesie e mi ha permesso di far emergere le linee portanti della poetica sottesa alla loro composizione e di invitare tutti i presenti a riscoprire la poesia, oggi poco letta in Italia, come latrice di speranza di realizzare l’utopia di un mondo che sia veramente umano.»