Avezzano. “L’ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei” reciterebbe il Proemio dell’Iliade, ma a scatenare la propria furia questa volta è il sindaco di Avezzano. Casus Belli: vaccini con il contagocce in città e in tutta la Marsica, mentre il modulo attrezzato per le terapie intensive all’ospedale sembra non arrivare. Il primo cittadino avezzanese sollecita un cambio di rotta alla Regione, in primis per il rispetto verso un’amministrazione che prosegue la sua lotta alla pandemia a 360 gradi, mettendo a disposizione della Asl locale strutture, personale e volontari della protezione civile per gli screening.
“Qualcosa non quadra”, dichiara il sindaco Di Pangrazio, “qui invece di aumentare la fornitura di vaccini, si assiste all’esatto contrario creando altri disagi alle persone, soprattutto gli anziani. Questa mattina il centro vaccini della Vivenza era vuoto rispetto alle possibilità concrete visto che il Comune ha predisposto, a tempo record, uno spazio idoneo con ben 12 linee, messo a disposizione gratuitamente alla Asl, con l’obiettivo di arrivare a 1000 vaccini a giorno”. Oggi, a differenza delle reali possibilità, risultavano solo 200 dosi da somministrare: carenze che hanno creato disappunto anche tra gli operatori della Asl , responsabili nella gestione del centro vaccinale.
“Non è accettabile tutto ciò”, ha proseguito polemico Di Pangrazio, “mentre mi risulta che anche a Tagliacozzo e Pescina, la dotazione dei vaccini sia stata purtroppo insufficiente, tanto da far rimanere parte del personale medico a casa”. Il sindaco, inoltre, rilancia anche la questione del modulo attrezzato per le terapie intensive, invocato inutilmente da mesi, proprio per dare risposta alle emergenze: “Sul modulo da quindici posti, da noi chiesto con lungimiranza a dicembre e poi sollecitato a gennaio tutto tace”, ha sottolineato il sindaco, “Servirebbero, invece, risposte immediate e fatti concreti”. I moduli, messi da tempo a disposizione dalla protezione civile gratuitamente risultano uno da dieci posti con installazione all’Aquila, e uno da 15 posti, ancora atteso ad Avezzano.
“Mi risulta, invece che la Asl ha confermato alla Regione la necessità di questa struttura, fondamentale per contenere la pressione sul nostro ospedale. Nonostante ciò, non se ne vede alcuna traccia. Chiediamo all’assessore alla sanità dove proliferano i consulenti di dare risposte immediate alle esigenze dei cittadini e delle imprese della Marsica penalizzate ancor di più dalle ultime chiusure forzate che, visti i numeri, potevano essere evitate se avevano autorizzato l’installazione del modulo per la terapia intensiva?” ha concluso il primo cittadino avezzanese.