Avezzano. L’ordine degli avvocati di Avezzano esprime forti critiche per la somministrazione dei vaccini anticoronavirus ai magistrati abruzzesi.
Come raccontato da AbruzzoLive ieri a Pescara, insieme agli anziani tra i primi a ricevere l’antidoto contro il coronavirus, sono arrivati anche magistrati e cancellieri. A chiedere di inserire tutti gli operatori della Giustizia nella fase due del piano vaccinale nazionale sarebbe stato il presidente della Regione, Marco Marsilio. Una notizia che ha creato caos e polemiche soprattutto tra chi, da tempo iscritto sulla piattaforma regionale, è in attesa di ricevere la propria dose di vaccino.
L’ordine degli avvocati di Avezzano ha infatti inoltrato una lettera indirizzata ai vertici regionali, corte d’appello, tribunali e procuratori della Repubblica in cui il Cofa “richiamata la propria delibera 1.3.2021 in cui ha evidenziato l‘opportunità di salvaguardare in primo luogo i soggetti più fragili, aggiungendo tuttavia, ove si fosse deciso di procedere alla vaccinazione del personale della giustizia, sarebbe stato necessario includere anche gli Avvocati e Praticanti. Preso atto che il Governo della Repubblica Italiana ha ribadito, proprio in questi giorni, la necessità che si proceda con il programma vaccinale secondo un unico, obiettivo criterio: quello legato alle condizioni di rischio e fragilità del singolo individuo, in concreto legato all‘età anagrafica”.
“Appreso che invece in Abruzzo è stata avviata la vaccinazione del Personale di giustizia”, si legge nella lettera, “cioè magistrati e personale di cancelleria, rilevando che dall’iniziativa sono stati esclusi gli Avvocati e praticanti, al contrario di quanto riportato da alcuni organi di stampa, anche di rilievo nazionale, esprime forte perplessità per una iniziativa che antepone la tutela di pochi a quella dei più fragili, quali gli anziani ed i portatori di gravi patologie e manifesta soddisfazione per il fatto che all’avvocatura abruzzese, pur se protagonista del servizio essenziale della giustizia ” in misura almeno pari ai magistrali ed al personale di cancelleria, sia risparmiato l’imbarazzo di una priorità che si tradurrebbe di fatto in un privilegio, che in molti non comprenderebbero, sottolineando l’ovvia ma necessaria considerazione che non esiste giustizia senza avvocati”.