Avezzano. Ha raccontato il suo passato da prostituta e di come era stata maltrattata da un connazionale. Ora lui è finito sotto processo per averla preso a cinghiate e averle spento sigarette sul braccio. Si tratta di un giovane di 25 anni di origine rumena. E’ stato accusato dalla Procura della Repubblica di Avezzano di lesioni personali, violenza privata, minacce e ingiuria. I fatti si riferiscono a qualche anno fa quando la donna, all’epoca diciannovenne, era arrivata a Verona per lavorare come commessa, ma, era stata costretta a prostituirsi in uno stabile abbandonato per guadagnarsi da vivere. Riuscita ad uscire dal giro, la ragazza aveva raggiunto Avezzano grazie all’aiuto dell’ex compagno, senza però fornire una spiegazione sul suo passato. Dopo qualche mese nella Marsica, la donna aveva trovato lavoro come badante ed aveva ripreso la relazione con il connazionale. Un giorno, però, la donna aveva raccontato l’accaduto al compagno. Da quel momento l’uomo l’aveva costretta a passare ore dentro l’automobile mentre lavorava e a subire continue minacce ed umiliazioni, arrivando persino a spegnerle sigarette sulle braccia e a prenderla a cinghiate. La malcapitata, a quel punto, dopo essersi rifugiata a casa di amici, aveva raccontato i fatti ai carabinieri.