Avezzano. Un documento presentato dalla nuova maggioranza del consiglio comunale, ex opposizione, che apre al sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis, sottoscritto da 13 consiglieri per una nuova programmazione che sia la sintesi di tutti i programmi. Un passo in avanti, per ora soltanto formale, che è stato reso ufficiale dall’ex sindaco e attuale consigliere Gianni Di Pangrazio nel corso della seduta straordinaria per la surroga dei consiglieri eletti a seguito del caso anatra zoppa. Un documento che finora è solo sulla carta ma che potrebbe cambiare le sorti dell’amministrazione guidata da De Angelis e che attualmente si ritrova senza una maggioranza. Si tratterebbe, in caso andasse in porto, di una governance allargata “per evitare il lungo commissariamento”. Favorevole a “un’amministrazione di salute pubblica” anche il consigliere di opposizione Leonardo Casciere, “a condizione però che ci sia una maggioranza di centrodestra”.
Presente il sindaco dimissionario, Gabriele De Angelis, che nel suo intervento ha evidenziato la difficile situazione amministrativa del comune di Avezzano. “Mi dispiace rovinare il clima della festa ma siamo di fronte a una situazione molto molto complessa”, ha esordito, “Stiamo cercando di capire se ci sono le condizioni di ricomporre il quadro amministrativo. Ho chiesto a tutte le componenti del consiglio un approccio alto e credo che le persone che rappresentano queste liste hanno assolutamente la capacità di dare. Non mancherà da parte mia questo atteggiamento e spero che, si ci sarà un quadro che unisca queste compagini, si possa dare un segnale importante della città di Avezzano”.
A prendere la parola è stato poi l’ex sindaco della città, Gianni Di Pangrazio che ha apprezzato il ritorno costruttivo e pacato del sindaco esortando tutti a deporre le armi della difficile campagna elettorale ed iniziare a lavorare solo per il bene e l’interesse della città in un “confronto franco e costruttivo”. “La città è divisa”, ha detto, “ma siamo pronti a fare la nostra parte. C’è un sindaco e la linea condivisa da adottare deve essere quella scelta e tracciata dei cittadini di Avezzano. Questa è una festa di tanti cittadini di Avezzano che hanno lavorato e si sono spesi credendo che quel fatidico 26 giugno fosse tutto già deciso. Questo gruppo non ha mai smesso di stare unito e di lottare per riportare istituzionalmente il giusto equilibrio in consiglio comunale che vede oggi eletti i consiglieri che lo meritavano”. Non sono mancate accuse da parte del consigliere Di Pangrazio all’ex assessore al Bilancio Felicia Mazzocchi per aver “sollecitato i genitori a protestare per la questione delle scuole utilizzando mamme e ragazzini per screditare o accreditare qualcuno”. Di Pangrazio nel suo intervento ha anche rimarcato il coraggio nella scelta dei simboli politici all’interno della coalizione, “cosa che non ho visto dall’altra parte”. L’intervento si è concluso con la lettura di un documento sottoscritto da tutte le liste e da tutti i consiglieri che fanno parte della coalizione in cui si “condividono gli stessi punti programmatici” e in cui si sostiene che “sono convinti di lasciarsi dietro alle spalle divisioni e sono disposti a mettere da parte contrapposizioni concordando congiuntamente i punti ti programmatici della città con una sintesi dei programmi”.
E’ intervenuto anche Leonardo Casciere: “Non posso discostarmi dal partito a cui appartengo, è vero quello che dice Di Pangrazio rispetto all’impegno preso e al voto dei cittadini, ma bisogna fare anche un discorso politico. Ho un rimprovero da fare, dopo l’anatra zoppa avevo lanciato un appello per la governabilità che evitasse lo stallo, ma il mio è restato un grido nel deserto. Abbiamo un sindaco eletto che riconosciamo, il rischio del commissariamento c’è e dobbiamo evitarlo”. “La nuova amministrazione”, conclude, “mi dispiace per Di Pangrazio dovrà essere di centrodestra per avere il mio appoggio” e inevitabilmente tira in ballo anche la difficile posizione del consigliere Lino Cipolloni dell’Udc.
“Soprassiedo sulle parole di Casciere poiché l’opposizione non può attaccare l’opposizione”, ha esordito Francesco Eligi del Movimento 5 stelle. “Visto i presupposti è meglio andare tutti a casa nel rispetto dell’elettorato”.
Duro poi l’attacco del consigliere Mario Babbo che si toglie “qualche sassolino dalla scarpa” quale il cambio “staliniano” delle serrature in comune e “l’incompatibilità del capo di gabinetto. Ma sono pronto a mettere da parte tutto per il bene della città”.