Celano. In merito alla delibera approvata nell’ultimo consiglio comunale a Celano, riguardante il piano di vendita degli alloggi popolari, il gruppo di opposizione Unitinsieme per Celano, denuncia una maggioranza allo sbando, assente e che ha dimostrato gravi problemi di tenuta. “Al consiglio erano presenti, infatti, solo 9 consiglieri di maggioranza, e quindi meno della metà del numero totale dei consiglieri (21 compreso il Sindaco).Il centro destra ha così potuto approvare la delibera, delicata ed importante”, hanno precisato i consiglieri della coalizione, “solo in quanto il consiglio si riuniva in seconda convocazione (in tale situazione non è obbligatoria la presenza di metà più uno dei consiglieri).Non è la prima volta che la maggioranza ricorre a questo “trucco” per garantire lo svolgimento del consiglio ben consapevole di non aver i numeri necessari al normale svolgimento della riunione. Il risultato, però, è che una delibera così strategica è stata approvata da nemmeno metà del Consiglio Comunale visto che i 7 Consiglieri di opposizione, tutti presenti, hanno votato contro. Ora basta! Siamo alle solite. Il Senatore (assente) fa il Sindaco a tempo perso e la maggioranza non è in grado di governare mostrando grossi sintomi di cedimento mentre la città vive un immobilismo che è sotto gli occhi di tutti. La delibera inoltre, precisa il gruppo di opposizione, non è frutto della maggioranza ma un atto dovuto in quanto i termini regionali per la vendita degli alloggi comunali scadevano lo stesso giorno del consiglio. Nel merito la stessa delibera è assolutamente carente oltre che pericolosamente viziata da una dichiarazione assurda e incredibile: praticamente si dichiara che si procede alla vendita degli immobili perché a Celano non ci sono richieste di alloggi popolari che restano insoddisfatte. Dichiarazione falsa e ridicola che qualsiasi cittadino può smentire, vista la graduatoria ufficiale che evidenzia quante decine di famiglie aspettano l’assegnazione di una casa avendone i requisiti. Condizione questa che getta un ombra sulla legittimità dell’atto. Non si capisce infine il criterio secondo il quale nella delibera vengono esclusi diversi alloggi; la scelta operata appare, pertanto, del tutto pasticciata, arbitraria e senza una chiara motivazione.