Avezzano. Si è presentata alla città in veste di lista elettorale formata soprattutto da giovani. Ieri mattina, nella sede dell’Unione dei Marsi, il candidato sindaco Pierpaolo Rubeo ha fatto conoscere la sua l’ista che ha un’età media che si aggira intorno ai 37 anni. Ha voluto chiarire che la loro «non è una lista civica ma un movimento nato nel 2006, che esisteva prima delle elezioni e che ci sarà anche dopo». Tra i punti del programma, oltre alla difesa del territorio, ha parlato di ripristino del doppio senso in via Monte Velino, con un nuovo piano traffico, una rete civica wi-fi, e un secco no all’impianto a biomasse in città. Una lista che punta sulla “marsicanità” e che mette al centro la difesa del territorio contro l’espoliazione di enti e servizi, a volte anche con toni fuori dalle righe come l’accusa all’Aquila «ladrona» che ha suscitato reazioni e polemiche. «Se gli aquilani sono indignati per i nostri toni a volte un po’ duri», ha tenuto a sottolineare Rubeo, «sappiano che noi siamo ancora più indignati per quello che gli aquilani stanno facendo a noi. Siamo indignati di più, soprattutto con chi ci rappresenta e dovrebbe difenderci da coloro che ci stanno togliendo tutto. Abbiamo già detto che siamo nel paradosso per cui la Marsica, nel momento di massima rappresentatività nelle istituzioni di tutta la sua storia, viene saccheggiata. E’ la dimostrazione che la politica tradizionale ha fallito». Il riferimento è alle battaglie contro la chiusura del Tribunale, dei reparti ospedalieri, dell’agenzia delle entrate, dell’ufficio dogane, della caserma dei vigili del fuoco, del carcere. «Non capiamo cosa c’entrino i riferimenti al dramma del terremoto, di cui noi marsicani, che abbiamo subito oltre 30mila vittime, conosciamo bene, con l’azione di spoliazione del nostro territorio. Continueremo la battaglia a difesa della Marsica». Rubeo ha chiarito che «essendo un movimento vero e proprio riteniamo importante presentarci a questa tornata elettorale e farlo da soli. Sull’impianto Powercrop ha parlato di «posizioni ambigue» anche da parte del candidato di centrosinistra Giovanni Di Pangrazio. «Noi», ha spiegato, «siamo disposti a fare le barricate. Loro?».