Quando la vita ti dà una seconda possibilità, va colta ed è allora che capisci che una seconda occasione sei tu in primis a volertela concedere, vivendo ancora più intensamente ogni emozione, ogni sentimento, ogni momento della tua “nuova strada”.
A insegnarlo sono le persone che non si arrendono mai e che continuano a vivere nonostante siano stati protagonisti di incidenti drammatici, che hanno reso la loro vita più difficile ma che comunque che li hanno resi forti, fortissimi e per questo decidono di “metterci la faccia” per dimostrare che se lo si vuole davvero, nulla è impossibile.
Forse qualcosa diventa più difficile ma non è impossibile.
Sono storie come quelle di Carmine, nella foto di copertina mentre raccoglie le olive, a cui Martina Treier, tecnico ortopedico della sede Som Officine Ortopediche di Pescara, si ritrova ogni giorno davanti.
Di origine tedesca ma da trent’anni ormai in Italia, dove ha sempre fatto lo stesso lavoro, Martina riesce a instaurare con i propri pazienti un rapporto di fiducia fatto di scambio e di collaborazione.
Se le si chiede quale è la chiave di lettura del suo lavoro risponde semplicemente: “Tutti possono sbagliare, l’importante è andare avanti, modellare, lavorare su ogni persona in modo diverso, a seconda di esigenze e modo di essere”.
NEL VIDEO: La protesi di una quarantenne pescarese che ha avuto un incidente sul lavoro
“Sono una persona che non si ferma mai e che sa che se può aiutare qualcuno non si limita perché si è in pausa pranzo o perché è sabato o domenica o ci sono le festività”.
E mentre ci racconta il suo lavoro a Som Officine Ortopediche, nella sede di Avezzano (Aq), dove ha raggiunto un paziente che ha chiesto la sua consulenza nella Marsica, il suo cellulare squilla proprio perché una quarantenne pescarese, che ha una protesi alla gamba che le ha impiantato lei, la aggiorna su come si sta trovando.
La storia di una neo diciottenne che ha impiantato la protesi alla gamba
La sede di Pescara di Som Officine Ortopediche è un punto di riferimento di tutta la regione per le protesi agli arti inferiori. I materiali utilizzati sono i migliori sul mercato e le tecniche sono quelle più aggiornate.
Nel mostrarci alcune protesi Martina Treier ha un atteggiamento molto professionale ma anche molto empatico.
Alla fine di marzo, in pieno lockdown, anche il nostro centro ha deciso di chiudere al pubblico. Abbiamo rispettato ogni regola e prescrizione e ci siamo resi disponibili ognuno per il proprio, per le emergenze e i servizi essenziali, che potevamo continuare comunque ad offrire.
Sono contenta di poter raccontare questa storia perché in essa è racchiusa tutta la sostanza di quello che è il mio mestiere.
Durante il lockdown ho ricevuto la chiamata di un padre.
Era affranto, sua figlia lo scorso anno aveva fatto un incidente, nel pescarese, era molto giovane e aveva perso una gamba. Io quella storia la conoscevo, l’avevo letta sui giornali e quella ragazza la stavo aspettando, lo sapevo che sarebbe arrivata.
Il padre mi ha raccontato cos’era stata la vita di sua figlia in tanti mesi di ospedale. Ho visto il grigio di una vita sospesa, tra la sedia a rotelle e le stampelle. Di una giovane che non sorrideva più ma che poi un giorno si è svegliata e ha deciso di volere una svolta.
L’ho incontrata.
Non è stata una situazione facile. Durante il periodo di prova della protesi la giovane ha subito un nuovo intervento. Non si è abbattuta. È andata avanti. Alla fine ha avuto la sua protesi.
L’ha scelta di un colore sgargiante che riflette l’azzurro del cielo.
Quando è tornata quest’estate al controllo è venuta accompagnata da un’amica adolescente. Tra loro nessun imbarazzo. Solo sorrisi, risate, come è giusto che sia alla loro età. L’adolescenza, la spensieratezza.
Questa ragazza ora porta la sua protesi colorata e non ha alcun timore o vergogna a farla vedere e a mostrarla per quello che è. Si sta preparando per i 19 anni. Al precedente compleanno, i 18 anni, era in ospedale. Non ha potuto festeggiarlo. Questa volta sa che in un modo o in un altro lo festeggerà.
E ora pensa ai tacchi.
Questo è il mio lavoro.
Contribuire a realizzare concretamente quello che si vuole quando si riceve una seconda possibilità.
Leggi anche:
Officine Ortopediche S.o.m., ecco la mano protesica bionica impiantata su una 17enne (video)
Per conoscere tutti i servizi e i prodotti offerti da S.o.m. visita il sito: http://somsrl.it/
S.O.M. Srl Officine Ortopediche
Le nostre sedi:
Avezzano
Via Roma, 301/A
0863 – 34277
Pescara
Viale Marconi, 268
085 – 451030
L’Aquila
Via Strinella, 14
0862 – 21046
Lanciano
Via Milano, 8
0872 – 715606
Vasto
Via Giulio Cesare, 88
0873 – 454319
#advertising