Ieri mattina siamo andati a Luco dei Marsi, nel forno Dolce & Pane Candida. L’intenzione era quella di acquistare un po’ di pane fresco. Ed ecco invece che usciamo con due bustoni di pane e dolci irresistibili, genuini, economici e freschissimi!
Ve lo raccontiamo meglio, seguite questo piccolo “tour virtuale” che abbiamo fatto insieme a Candida e capirete meglio…
Prima di entrare aspettiamo il nostro turno, si entra uno alla volta. Non appena dentro attira la nostra attenzione un’enorme pizza colorata. A metà rossa, a metà con le patate. È diversa dalla solita “pizza da forno”, in genere alta e morbida. Candida ci spiega che è fatta così proprio per essere più leggera e croccante. È più sottile di una pizza normale. Pensiamo di prenderne solo qualche pezzo. E niente…
Mentre la taglia pensiamo di prenderla tutta. A pranzo la utilizzaremo al posto del pane, alla sera la scalderemo un po’ e sarà la nostra cena di pizza!
A questo punto chiediamo il pane. Ampia la scelta dei filoni. Con le patate, solo con lievito madre o normale. Prendiamo quest’ultimo e Candida ci chiede se lo vogliamo affettato. Un paio di minuti ed è pronto.
A questo punto vediamo i panini. I bimbi a scuola tutte le mattine portano “la pagnottella” con dentro gli affettati. Immancabile nello zaino, con acqua e succo di frutta, per la merenda di metà mattina. Pensiamo allora di approfittarne e di acquistarne un po’ per fare una scorta: eventualmente li congeleremo così da averli almeno per un paio di settimane. Prendiamo quelli ai cereali e integrali, così da far assaggiare nuovi sapori ai più piccoli sempre restii a nuovi gusti, soprattutto in tema di fibre e cereali.
Mentre Candida ci imbusta i panini ci propone di assaggiare le ferratelle realizzate il giorno prima dalla mamma Cristina. Chiaramente non resistiamo. È un gusto alternativo alla classica cioccolata o marmellata o mostarda. C’è il miele con le noci. Questa volta le noci sono tagliate a pezzetti un po’ più grandi, così da avere una consistenza ancora più golosa. Nel mettiamo “nel sacco” una bustina.
Sono freschi anche i biscotti per il latte, allora prendiamo, sempre per i figli (siamo sicuri?), per la colazione, un sacchetto di biscotti con su la granetta di zucchero, nella versione bianca e in quella al cacao. Hanno la consistenza del biscotto che poi affogato nel latte diventa morbido.
Quando pensiamo che al ritorno ci saluteranno anche nonni e vicini di casa pensiamo a un piccolo omaggio per loro. Fa sempre piacere ricevere un pensiero e a volte basta poco per rendere più dolci e felici dei pomeriggi che soprattutto per le categorie più fragili sembrano eserre sempre gli stessi ormai. E allora ecco un’esposizione di ciambelline, all’arancia, al pistacchio, al limone, al caffè. C’è davvero solo l’imbarazzo della scelta.
Le scegliamo al limone, stavolta facciamo a gusto e preferenza nostra. Mentre fotografiamo le ciambelline torna col furgone Emanuele. È uno storico collaboratore del forno. E sa fare un po’ di tutto: dal pane alle consegne. Sono circa le dieci. Ci saluta dicendoci che sta per andare a dormire perchè chiaramente ha lavorato di notte.
A lui chiediamo cosa possiamo comprare per “l’uomo di casa” e lui ci consiglia dei biscotti fatti poco prima. Sono all’anice, vengono tagliati a mano uno ad uno. Sono una specie di cantuccio, c’è chi ne mangia uno dopo cena, dopo il digestivo o comunque accompagnato da un liquore. Li compriamo perché li assaggiamo e in effetti non crediamo piacciano solo agli uomini!
A questo punto la nostra “spesa provvista” è finita: ci affacciamo nel laboratorio per salutare tutti i collaboratori del forno e troviamo “le donne” a coccolare un impasto bianco che non capiamo subito. Stanno facendo le “tisichelle“. Fanno dei panetti, li lasciano riposare, dopo li passeranno nell’acqua bollente. È una preparazione lunga e per farla ci vuole una particolare “devozione”.
Luco: ciammelle, tisichelle e biscotti nella tradizione plurisecolare in onore dello Spirito Santo