Ortucchio. Leonardo, con la controllata Telespazio (67% Leonardo e 33% Thales), ha inaugurato oggi presso il Centro Spaziale del Fucino, la nuova sala di controllo LEOP (Launch and Early Orbit Phase), “una delle fasi più critiche di una missione satellitare”, viene spiegato e che “comprende tutte le attività svolte dal centro di controllo dal momento della separazione del satellite dal razzo vettore fino al suo posizionamento nell’orbita finale”. La nuova struttura debutterà operativamente già martedì prossimo quando “gestirà la messa in orbita del satellite COSMO-SkyMed Second Generation”. Dal 1996 dal Centro del Fucino sono state gestite operazioni per 150 satelliti. Telespazio “è l’unico operatore privato in Europa in grado di gestire la delicata fase Leop di una missione satellitare”: la nuova sala controllo, viene sottolineato, “conferma l’impegno di Leonardo nel consolidare competenze e capacità distintive per presidiare l’intera catena del valore delle attività spaziali”.
“La struttura inaugurata oggi al Fucino”, sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, dopo il taglio del nastro, “rappresenta una maggiore capacità di controllo satellitare da parte dell’Italia, di sviluppo di tutto quella tecnologia satellitare che, molti cittadini non sanno, ma può portare benefici nella vita quotidiana di tutti noi. Questo è il valore aggiunto”. E quanto all’impegno del Governo su questo fronte sottolinea: “Stiamo investendo moltissimo come Governo, in questo momento storico, perchè lo Spazio è la frontiera del futuro. E lo facciamo perché crediamo fortemente che nei prossimi anni lo spazio e la tecnologia che svilupperemo per lo spazio daranno dei benefici di ritorno a tutta la comunità italiana ed europea- Siamo leader mondiali oggi in questo settore e l’inaugurazione di questo centro per noi rappresenta un ulteriore tassello di questo percorso. Complimenti a Telespazio ed a Leonardo per il progresso tecnologico che hanno garantito questi anni e che stanno portando avanti”. Dal 1996 ad oggi, commenta Luigi Pasquali, coordinatore delle attività spaziali di Leonardo, “Telespazio ha svolto con successo oltre 150 operazioni di messa in orbita di alcuni tra i più importanti satelliti internazionali, molti dei quali con tecnologie Leonardo a bordo. Dal Fucino, stiamo gestendo le attività preparatorie per la messa in orbita e il controllo del primo satellite della costellazione italiana COSMO-SkyMed Second Generation, che sarà lanciato il prossimo 17 dicembre. La nuova sala sarà inoltre un asset strategico per i Leop a propulsione elettrica che assumeranno una sempre maggiore importanza nei prossimi anni”. “Il ruolo di Leonardo in COSMO-SkyMed Second Generation”, spiega la società, “va oltre la messa in orbita del satellite: l’azienda fornisce anche sensori di assetto stellari per il corretto posizionamento nello spazio, mentre l’energia necessaria al funzionamento del satellite e degli strumenti è garantita da otto sofisticati pannelli fotovoltaici. Diverse unità di controllo e distribuzione trasformeranno la luce del sole in energia e la gestiranno massimizzandone l’efficienza per alimentare i sistemi e sottosistemi di bordo. Dopo COSMO-SkyMed, il Centro “Piero Fanti” gestirà, nel 2021, il lancio dei satelliti meteorologici Europei EUMETSAT.
“Il continuo investimento in tecnologie, capacità e infrastrutture per garantire operazioni spaziali sicure e efficaci, alla luce della forte crescita del settore, è un fattore indispensabile per consolidare la leadership di Leonardo nei servizi satellitari”, dice l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, dopo il taglio del nastro per la nuova sala di controllo di Telespazio al centro spaziale del Fucino. “Leonardo”, aggiunge l’Ad, “attraverso Telespazio è l’unico operatore privato in Europa in grado di gestire la fase LEOP di una missione satellitare, ma non solo: siamo tra le realtà più innovative nella commercializzazione dei servizi per istituzioni, imprese e cittadini dalla navigazione, alla geo-informazione, alla sicurezza di territori e infrastrutture”.