Avezzano. “Non c’è futuro senza memoria. Questa piazza può diventare un esempio per tutte le piazze d’Italia. Una piazza come un forum, dove incontrarsi, scambiare idee, per costruire tutti insieme un mondo nuovo. Che è possibile”.
Sono le parole di don Mauro, questa mattina in piazza Cavour, per commemorare Gian Mauro Frabotta, Tonino Durante, Valeria Mella e Gianmarco Degni, i quattro escursionisti che quattro anni fa hanno perso la vita sotto una valanga in Valle Majelama sul Monte Velino.
Una commemorazione “popolare”, come l’ha definita il presentatore della mattinata all’insegna del ricordo, Nazzareno Di Matteo. Un momento di memoria e condivisione organizzato dall’associazione “Piazza Cavour”, per lanciare un “messaggio”, che ha le radici nelle attività di volontariato sognate dal giovane ingegnere Frabotta, ora portate avanti dai suoi genitori, Gianmauro e Lena.
“Angelo vuol dire messaggero”, ha continuato il prete, “e Gianmauro, per la sua idea di mondo nuovo ci ha dimostrato che un mondo più bello è possibile. Messaggero di vita e di gioia, con le opere non fatte da uno ma fatte da tutti. Insieme”.
“Sarà per noi, una guida spirituale”, ha continuato il presidente dell’associazione, Franco Casmirri, “per progetti caritatevoli, nel nostro credo cristiano, che possano alleviare le sofferenze del prossimo”.
L’appuntamento, in questa giornata della memoria, è per oggi pomeriggio, in cattedrale, alle 17.30, con la messa alla Cattedrale di Avezzano.