Avezzano. “Domani molti di noi torneranno a frequentare le nostre città, certi di farlo in modo abitudinario, seppure siamo tutti consapevoli che molte cose sono cambiate dai primi di marzo” dichiara l’architetto marsicano Antonio Fini. “Ho inoltrato e protocollato il 22 aprile una ‘lettera aperta’ contenenti misure per favorire lo sviluppo economico del sistema produttivo e dopo alcuni riscontri ho formulato e protocollato il 28 aprile una Linea Guida con relative proposte intitolata “Emergenza e ruolo dello spazio pubblico”.
“Bisogna ripartire con consapevolezza e gli obiettivi delle “Linee Guida” sono tutte concentrate su una ripartenza controllata , con un piano preventivo, strategico, programmatico e idoneo per poter far fruire gli spazi pubblici collocati all’interno della propria città in modo consapevole e sicuro.” spiega l’architetto Fini.
“L’emergenza Covid-19 è l’ennesima crisi, ma la più rilevante, che avrà influenze sulla vita e il destino dei borghi, paesi e città in cui tutti noi viviamo. Oggi più che mai dobbiamo rivedere il ruolo degli strumenti di gestione del territorio e adattarli a questa nuova esigenza. Tutto parte dallo spazio circostante che ognuno di noi condivide con il prossimo, il noto “spazio pubblico. Bisognerà”, precisa Fini, “seppure in ritardo, creare dei tavoli di confronto per elaborare uno schema di gestione delle aree pubbliche, accompagnando ed informando il cittadino a rivivere responsabilmente la città nella successiva fase programmatica di governo. Tutto partirà dalla gestione della città, dal ruolo dello spazio pubblico e quindi dell’urbanistica, con uno sguardo visionario e al futuro. “Progetto sperimentale pilota” che non vuole contrastare i DPCM o Leggi Regionali, ma ha l’obiettivo di una differente gestione dello spazio che altrimenti sarebbe invaso da metodi istintivi”.
Commercio Aperto, Sport Aperto, Culto Aperto e Cultura Aperta sono le tematiche affrontate ed ogni categoria ha la necessità di essere affrontata.
Molti sono gli esempi:
– I commercianti tutti devono poter estendere i propri spazi di vendita anche all’esterno con la gratuità della tassa di occupazione di suolo pubblico, devono poter organizzarsi seguendo regole semplici e chiare, idem per le attività di somministrazione di cibi e bevande.
– Le aree pubbliche individuate, anche e soprattutto nelle aree periferiche, potranno assumere differenti volti, la mattina destinata ai bambini e/o al culto, il pomeriggio alle attività sportive e la sera in cinema all’aperto e attività teatrali, quali monologhi o attività musicali.
– Slarghi e aree ridotte possono ospitare le aree mercatali, ma diffusi nella città in più punti, facilitandone la fruibilità e evitando l’assembramento nel rispetto del distanziamento.
“Una città da un volto nuovo ci aspetta, persino le aree e gli spazi condominiali possono assumere luoghi per le attività ludiche o per ritrovarsi responsabilmente con i propri figli a guardare un cartone o semplicemente solo per chiacchierare. Una città dalle mille piazze ci attende. Questi in sintesi i contenuti del “Progetto pilota” ed è un invito alla riflessione che rivolgo alla popolazione marsicana tutta” conclude l’architetto Fini.