Magliano de’ Marsi. Hanno conosciuto la storia di Briciola, la cerva che da cucciola è stata presa e portata in una stalla insieme ad altri animali. È stata recuperata dai carabinieri del Cites (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), perché ormai non più in grado di vivere in sicurezza in natura.
E poi quella di Pasquale, il grifone che veniva tenuto in cattività da persone senza scrupoli. La sua è una storia come quella degli avvoltoi africani, importati in Italia nei modi più assurdi e incredibili. Li catturano per le uova, così poi da venderle nel mercato nero degli animali.
Sono storie di recupero e di insegnamento. E a raccontarle ci sono Rosita e Elena. Elena ha una grande pancia e i bambini la guardano curiosi. È in attesa, tra pochi mesi arriverà Alessio.
È un giorno di festa al Centro Visite della Riserva Naturale Statale del Monte Velino, perché dopo tanti mesi di chiusura per via della pandemia da coronavirus, si riaprono le porte al pubblico.
Tanti bambini si sono presentati all’invito lanciato attraverso la stampa dai carabinieri del reparto Biodiversità di Castel di Sangro, che gestiscono la Riserva. All’ingresso i militari accolgono grandi e piccoli e spiegano come è strutturata la riserva e le attività che possono essere svolte.
Sabato l’occasione è stata la Giornata Internazionale della Biodiversità (International Biodiversity Day), proclamata dalle Nazioni Unite per ricordare l’adozione della Convenzione per la Diversità Biologica, avvenuta il 22 maggio 1992, e aumentare la comprensione e la consapevolezza dell’importanza di tutelare la biodiversità.
I tanti bambini si sono appassionati soprattutto agli animali e alle loro storie. C’è chi ha riconosciuto gli avvoltoi come i protagonisti dei cartoni animati, per via della loro testa rossa, chi ha chiesto perchè la cerva non avesse le corna. Elena allora ha spiegato che Briciola non ha il palco perchè è femmina. E ha fatto capire l’importanza di non toccare i cuccioli degli animali selvatici quando si trovano in natura, altrimenti poi la mamma non li vuole più, perché sente un odore che non è più suo.
Cervi, grifoni, avvoltoi ma anche girini, nel laghetto. Perchè ogni animale in natura è indispensabile, necessario.
Bimbi curiosi anche delle faggiole, i frutti dei faggi di cui sono golosi gli orsi che ne mangiano a iosa prima di andare in letargo, perché molto nutrienti e della “cacca” di lupi e orsi, tenuta nei barattoli, che permette al personale specializzato delle riserve di capire cosa hanno mangiato gli animali e il loro stato di salute.
Importante il momento in cui i bimbi hanno partecipato attivamente alla messa a dimora di un piccolo bosco diffuso.
L’iniziativa è stata realizzata contemporaneamente in tutta Italia da parte dei 28 Reparti Carabinieri Biodiversità, in occasione della Giornata Internazionale della Biodiversità e nel quadro del progetto nazionale di educazione ambientale “Un albero per il futuro – crea il bosco diffuso”, volto alla costituzione di centinaia di piccoli nuclei di foreste autoctone, la cui posizione potrà essere visualizzata tramite un’apposita applicazione, che consentirà anche di verificare in tempo reale il loro contributo all’assorbimento di CO2 da parte della biosfera.
Il Centro Visite di Magliano de’ Marsi, in provincia dell’Aquila, è gestito dai carabinieri del Reparto Biodiversità di Castel di Sangro. Rimarrà aperto durante tutta la primavera e l’estate:
Nei giorni: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica.
Dalle 9 alle 13 e dalle 14:30 alle 16:30.
Chiusura al pubblico: sabato e lunedì.