Avezzano. Un nuovo combattimento, dopo l’arresto di novembre, per il campione di boxe Ivan Di Berardino. Il 34enne, pugile dei pesi massimi., era finito in cella per estorsione insieme ad altre due persone a seguito di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del tribunale del Lazio per un episodio avvenuto a luglio scorso. Di Berardino nega ogni responsabilità e giustifica l’episodio sostenendo che doveva riavere indietro del denaro. Da qualche tempo ha ottenuto i domiciliari con il permesso di andare al lavoro nella mattinata. Ora si prepara a un incontro.
“La boxe è la mia salvezza di vita”, afferma, “il mio allenatore Ivan Fiorletta, in collaborazione con il mio manager della Boxe Loreni, stanno organizzando una serata per il 4 marzo che si svolgerà contro un ungherese al palazzetto della scuola Vivenza di Avezzano. Sono finito di nuovo in situazioni poco gradevoli, ma ora sto cercando di risollevare la mia situazione e dopo questo match, a maggio potrà combattere per il titolo italiano qui ad Avezzano. Ora sono seguito dal Sert dove o trovato grande disponibilità da parte del personale, dal medico e dalla psicologa e mi sto sottoponendo a un programma riabilitativo”.