Avezzano. Facevano arrivare un fiume di droga nella Marsica e ora nei loro confronti si sono chiuse le indagini preliminari della procura di Avezzano. Si tratta di 43 persone accusate di lavorazione e spaccio di cocaina tramite una imponente rete di tranieri e locali sul territorio. Con queste accuse e a vario titolo per 43 persone è stato chiesto il rinvio a giudizio. La procura di Avezzano ha chiuso le indagini preliminari sulla vicenda che è il risultato di diverse operazioni di polizia messe in atto intorno al 2012, tra cui quella denominata “Cuffietta”, prendendo il nome dall’epiteto con cui veniva chiamato il capo della banda. Allal Hammouidi, 54, Abderrazak Nassite, 35, Tariq Bouam, 31, Khalid El Mamouni, 36, Hcham Takil, 31, Radoine Assinate, 39, Alhassan El Aswad, 30, Aroldo Camardese, 31, San Benedetto dei Marsi, Abdelkebir ChariK, 30, Hassan Melouane, 41, Abderrafik El madi, 49, Luca D’Elia, 34, San Benedetto dei Marsi, Cristian Trabucco, 33, san Benedetto dei Marsi, Maurizio Iacobacci, 55, San Benedetto dei marsi, Alberto Di Sipio, 31, San Benedetto dei Marsi, Mario Bucci, 29, Celano, Emilio Di Giamberadino, 24, Luco dei Marsi, Hassane Banattar, 33, Abdelmoutalib Sadok, 32, Kamal SebatoriJal, 33, Rachid Rabbah, 24, Abdekmula Belaich, 33, Ennio Cherubini, 30, Luco dei marsi, Laid Boukrama, 48, Miloudi nKhaaouidi, 44, Omar Assinate, 29, Yassine Er Raih, 33, Wael Zoghlami, 30, Hicham Abouayoub, 42, Mustapha Bouziane, 43, Mohamed Tahiri, 36, Abdellati Tahiri, 34, Aziz Chibany, 35, Mourad El Yousfi, 30, Mohamed Hallal, 30, Dris Berrauah, 32, Rachid Loudif 37, Abdelilah badi, 28, Rachid Lahrach, 37, khalid Adaoui 37, Mostafa Dakir El, 33, Abderrazek Oiraq, 25, Abdelhadi El Fchi, 31, Abdessadik Maqoei, 32. Gli arresti erano stati eseguiti in più fasi e l’inchiesta aveva portato a 25 ordinanze di custodia cautelare, oltre ad altre 23 persone iscritte nel registro degli indagati e denunciate a piede libero. Erano state sequestrate in più occasioni sostanze stupefacenti, anche in un locale pubblico, ritenuto la centrale dello spaccio, e importanti somme di denaro. Gli arrestati erano stati sottoposti, per mesi, a intercettazioni telefoniche, pedinamenti, e controllati in tutti i loro spostanti, videosorvegliati. In questo modo gli inquirenti erano riusciti a provare l’attività di spaccio, di detenzione, di lavorazione e confezionamento di migliaia di dosi di sostanze stupefacenti che inondavano la Marsica. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Roberto Savelli, mentre il collegio difensivo è composto dagli avvocati Luca Motta, Luciana Lisciani e Pasquale Motta, Roberto Verdecchia, che difende il cosiddetto “Cuffietta”.