Avezzano. La luce di grandi lanterne, tanti palloncini bianchi in volo in un cielo nero, l’immagine di loro quattro insieme, sorridenti, prima dell’escursione in montagna, proiettata sulla facciata della chiesa.
Nei primi banchi, di fianco ai familiari, gli amici. Gli stessi amici che furono i primi ad arrivare quella sera del 24 gennaio di due anni fa ai piedi del Monte Velino, disperati, in attesa di notizie dei loro compagni dispersi.
Il freddo, lo stesso. Oggi lo stesso tagliente freddo di quella notte di due anni fa. Come lo stesso è il dolore. A stento, i presenti sono riusciti a trattenere le lacrime. Perché da due anni ormai, Valeria Mella, Tonino Durante, Gian Mauro Frabotta e Gianmarco Degni non ci sono più.
“Ognuno deve trovare la sua via per vivere il proprio rapporto con Gesù”. Queste le parole di don Claide Berardi, parroco della Cattedrale dei Marsi, che oggi ha celebrato la messa in ricordo dei quattro escursionisti travolti due anni fa da una valanga sul Monte Velino.
IL VIDEO
Anche quest’anno la Cattedrale era piena di amici ma anche solo di conoscenti e di cittadini che in questi due anni hanno continuato ad amare quelli che don Claide ha chiamato “i nostri fratelli”.
C’erano i ragazzi dell’Avezzano rugby con il presidente Alessandro Seritti, Harmonia Novissima con il direttore artistico Massimo Coccia e poi i rappresentanti istituzionali, il sindaco di Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, l’assessore comunale, Patrizia Gallese e il consigliere comunale di Avezzano Maurizio Seritti e il consigliere regionale Massimo Verrecchia.
Di fianco, il comandante della stazione di Avezzano del soccorso alpino e speleologico abruzzese Fabio Manzocchi, uno dei soccorritori che parteciperò alle ricerche con i suoi uomini.
“Il volto di Dio che rispecchia Gesù è il volto di un umano”, ha continuato il sacerdote che più volte ha richiamato San Francesco Saverio, il missionario ricordato oggi dalla chiesa cattolica, “oggi noi stiamo ricordando i nostri 4 fratelli. Nel terzo mese ricordiamo anche la professoressa Maria Teresa Letta, anche lei è morta il 24”.
In piazza Risorgimento, tantissimi amici e un cuore grande, fatto di tante luci composte da un amore grande, che è riuscito a scaldare le tante persone che hanno portato ancora una volta un abbraccio ai genitori e ai famigliari di Tonino, Gian Mauro, Valeria e Gianmarco.
In alto, tra le lanterne, solo una meravigliosa luna, quella stessa luna che per quei lunghi giorni di ricerche sul Monte Velino ha illuminato e contemplato “i cercatori di meraviglie”.