Carsoli. Momenti drammatici e un infermo di fuoco e fiamme, con persone intrappolate in casa. E’ stato questo lo scenario in via Garibaldi pochi secondi dopo l’esplosione che ha distrutto una palazzina di Carsoli abitata da una decina di famiglie e che ha causato il ferimento di due persone. «Dopo il boato incredibile», raccontano gli inquilini del primo piano, «eravamo in trappola, non riuscivamo a uscire di casa e siamo stati costretti a scavalcare dai vicini. Anche gli altri condomini non riuscivano a scendere in strada, era terribile». «Siamo stati allertati dalla centrale», racconta Enrico Laurenzi della Croce rossa di Carsoli, «e la nostra unità di soccorso, insieme agli altri operatori, ci siamo precipitati sul posto. Man mano che mi avvicinavo alla palazzina esplosa notavo le persone del quartiere alle finestre svegliate dall’esplosione. Tutti credevano si trattasse del terremoto. C’erano fuoco e fiamme ovunque e pensavamo ci fossero delle vittime perché lo scenario era catastrofico. Alcune persone erano intrappolate e non riuscivano a uscire e abbiamo dovuti soccorrerli per farli scendere in strada».