Tagliacozzo. Un anno fa la tragedia dell’esplosione della pirotecnica Paolelli. Tre morti e quattro feriti, il bilancio della violenta esplosione che all’ora di pranzo del 9 luglio sventrò la casamatta della fabbrica di fuochi d’artificio a San Donato. La Marsica si fermò. Ore e ore di ricerche per trovare i corpi di Valerio Paolelli (37), figlio del patron dell’azienda Sergio, di Antonio Morsani (47) di Rieti, e di Antonello D’Ambrosio (33) di Broccostella (Frosinone) ma residente a Cappadocia. Impressionante lo scenario che si presentò davanti agli occhi dei soccorritori; nel giro di un quarto d’ora si udirono diversi altri scoppi e i  residenti dei comuni limitrofi riferirono di finestre andate in frantumi, di energia elettrica saltata e dell’impressione che la terra avesse tremato come per un violento terremoto. Stavano lavorando come ogni giorno per far brillare il cielo quando improvvisamente qualcosa è andato storto ed è partita un’esplosione a effetto domino che ha riguardato poi 9 casematte. Il pm Maurizio Maria Cerrato, dopo aver visionato i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza posizionate all’interno della fabbrica al momento delle esplosione ha ricostruito l’accaduto e fatto luce su alcuni punti ancora oscuri. L’accertamento tecnico si è tenuto al laboratorio di Siena del consulente tecnico nominato, specialista in balistica, capitano Paride Minervini. Alla fine è stato stabilito che fu un incidente a causare l’esplosione dell’azienda pirotecnica Paolelli. Oggi, proprio alle 13.30 con una messa sul luogo della tragedia verranno ricordate le vittime.
residenti dei comuni limitrofi riferirono di finestre andate in frantumi, di energia elettrica saltata e dell’impressione che la terra avesse tremato come per un violento terremoto. Stavano lavorando come ogni giorno per far brillare il cielo quando improvvisamente qualcosa è andato storto ed è partita un’esplosione a effetto domino che ha riguardato poi 9 casematte. Il pm Maurizio Maria Cerrato, dopo aver visionato i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza posizionate all’interno della fabbrica al momento delle esplosione ha ricostruito l’accaduto e fatto luce su alcuni punti ancora oscuri. L’accertamento tecnico si è tenuto al laboratorio di Siena del consulente tecnico nominato, specialista in balistica, capitano Paride Minervini. Alla fine è stato stabilito che fu un incidente a causare l’esplosione dell’azienda pirotecnica Paolelli. Oggi, proprio alle 13.30 con una messa sul luogo della tragedia verranno ricordate le vittime.  

 
			 
    	 
			







