Tagliacozzo. E’ l’ultimo atto per il destino dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo. Il Consiglio di Stato ha infatti bocciato l’ennesimo appello della Regione e del presidente Gianni Chiodi contro la sentenza del Tar di riapertura del pronto soccorso e di tutti i servizi annessi all’ospedale di Tagliacozzo. Ora il commissario, assegnato dal Tar per controllare che la Asl faccia tutto quello che è stato imposto dalla sentenza, dovrà consegnare la sua relazione. Se tutto non sarà in funzione si prevedono reati anche di carattere penale. La Corte costituzionale aveva “rinviato” la decisione in merito alla provvedimento che prevede la riapertura del pronto soccorso. Aveva inoltre stabilito che tutti i provvedimenti del Tar restassero validi ed efficaci e di conseguenza il pronto soccorso dell’ospedale di Tagliacozzo deve rimanere aperto a pieno regime. Il Tar, su richiesta dell’avvocato Paolo Novella, difensore del Comune di Tagliacozzo e del Comitato pro-ospedale, ha nominato il commissario ad acta, cioè il presidente della Croce bianca di Teramo Stefano Di Stefano. L’ordinanza prevede un pronto soccorso completo che deve disporre 24 ore al giorno di un chirurgo, un anestesista, un cardiologo, un radiologo e un ortopedico con tutti i servizi connessi di diagnostica strumentale e di analisi di laboratorio, avendo a disposizione almeno quattro posti letto per l’osservazione breve.