Cerchio. “L’esperienza di Cerchio è uno straordinario esempio di solidarietà da seguire”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, accogliendo il ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, in visita al Centro di accoglienza che l’intera comunità di Cerchio ha allestito per accogliere i profughi di guerra dell’Ucraina.
Nella struttura del comune marsicano sono giunti finora 45 minori, accompagnati da 4 adulti, di età compresa tra i 5 e i 12 anni; sono tutti senza genitori e vengono quotidianamente assistiti da un’equipe composta da medici, insegnanti, educatori, psicologi e volontari della locale sezione degli Alpini.
“Il Centro di accoglienza allestito in pochissimi giorni dai volontari su iniziativa diretta del sindaco Gianfranco Tedeschi”, ha detto l’assessore Quaresimale, “testimonia la volontà non solo della comunità di Cerchio ma anche dell’intero Abruzzo di dare un aiuto concreto ad un popolo distrutto da una guerra assurda. La Regione Abruzzo è al fianco del Comune di Cerchio e a tutte quelle municipalità che in questi giorni drammatici si stanno adoperando per accogliere donne e bambini ucraini in fuga dal loro paese devastato dalla guerra. Come assessorato alle Politiche sociali e all’Istruzione”, prosegue l’assessore, “abbiamo immediatamente predisposto un tavolo regionale di inclusione scolastica per risolvere tutti i problemi, logistici e di accoglienza, per garantire ai bambini e ai ragazzi che fuggono dalla guerra quella continuità scolastica e educativa, indispensabile per la loro crescita”.
Nell’ambito delle misure assunte per gestire al meglio l’inclusione scolastica “figurano”, ha aggiunto, “specialisti che garantiscono supporto linguistico e piscologico, oltre naturalmente alla presenza di personale sanitario”. L’Abruzzo partecipa inoltre al tavolo nazionale predisposto dalla Protezione civile con i rappresentanti degli assessorati alla Sanità, all’Istruzione e alle Politiche sociali. “È uno sforzo straordinario”, ha concluso Pietro Quaresimale, “al quale la comunità abruzzese non si tira indietro e per il quale è necessario la collaborazione di tutti”.