Cerchio. “Sono venuta a Cerchio per testimoniare la vicinanza e la gratitudine del Governo a questo Comune e al sindaco, ma anche alla Regione Abruzzo che è il simbolo di quanto l’Italia sta facendo per ospitare profughi che fuggono dal dramma della guerra in Ucraina”.
Così il ministro per gli Affari regionali e per le autonomie, Maria Stella Gelmini, in visita a Cerchio (L’Aquila), Comune di 1.600 abitanti situato nella Marsica, dove nei giorni scorsi l’amministrazione comunale ha accolto 45 bambini, di cui 14 orfani. Il ministro è stato accolto in piazza da un gruppo di bambini delle scuole elementari, e tra gli altri dal sindaco, Gianfranco Tedeschi, dall’assessore regionale al sociale e alla istruzione Pietro Quaresimale e dal senatore abruzzese di Fi Nazario Pagano.
“Quella di Cerchio è una comunità che sta dando una grande prova di solidarietà e generosità”, ha aggiunto la Gelmini, “voglio ringraziare la Croce Rossa, gli alpini, le associazioni di volontariato e il terzo settore”. Il ministro ha visitato il centro di prima accoglienza nel comune marsicano. Proprio oggi nel comune marsicano arriveranno altri 20 bambini; altri 20 ragazzi verranno ospitati nel vicino comune di Aielli (L’Aquila).
Ucraina: Gelmini, mettere ordine a generosità Italia
“C’è una spontaneità davvero encomiabile. Quello che proveremo a fare insieme ai sindaci è mettere ordine dentro questa generosità che fa bene al cuore ed è un orgoglio per l’Italia”.
“In prima linea con ministeri ed enti locali”
“Siamo in prima linea, in collaborazione con gli altri ministeri e gli enti locali per rendere meno traumatico possibile questo momento non facile per coloro che fuggono dal dramma della guerra in Ucraina”. Così il ministro per gli affari regionale e le autonomie Maria Stella Gelmini, visitando il piccolo comune di Cerchio (L’Aquila), dove la amministrazione comunale ha ospitato 45 bambini ucraini, di cui 14 orfani. “Oggi al ministero abbiamo avuto un confronto”, ha proseguito il ministro, “con gli enti locali ed i ministeri della salute, dell’interno e dell’istruzione per creare le migliori condizioni di accoglienza, integrazione ed assistenza, comprese le vaccinazioni. In questo dramma c’è una problematica ancora più drammatica, quella dei minori non accompagnati”.