Avezzano. L’attacco del sacerdote morto in Francia per mano dell’Isis ha suscitato sdegno in tutto il mondo. “Non succederà”, ha commentato don Aldo Antonelli, “ma se dovesse accadere di restare ammazzato da chicchessia, per favore, vi prego, non uccidetemi una seconda volta. Se dovessi essere sgozzato o decapitato o sventrato da un delirante di “Allah Akbar!”, vi prego, per favore, non uccidetemi due volte: non confondete l’Isis con l’Islam. E se il mio uccisore dovesse essere un negro o un emigrato, vi prego, per favore, davanti alla mia bara non uccidete anche la mia memoria: non confondete il delinquente con l’emigrante. Al mio funerale non voglio i maestri dell’imbroglio, i fabbricatori d’odio, coloro che investono sulle paure e coloro che fanno carriera sulle disgrazie altrui. Morirei una seconda volta. E questa volta per davvero! Dimenticavo. Dovessi morire per mano di un qualsiasi assassino vorrei il silenzio stampa. In fondo, a morire sarei solo io. Non voglio prestarmi, nemmeno da morto, a questo gioco osceno che va in onda quotidianamente a reti unificate: quello di far credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano e permanente di una finanza che affama, di un mercato che desertifica e di una politica nullafacente. E le cui vittime sono milioni e milioni. Non esclusi gli stessi terroristi”.