Avezzano. Tutto esaurito al Teatro dei Marsi nella serata inaugurale della stagione di prosa. Calorosi applausi agli attori della originalissima pièce di apertura “Calendar Girls” e ciò ha dato la misura del livello culturale raggiunto dal pubblico.
La stagione del “decennale”, costruita dall’Ufficio del teatro composto da un gruppo di giovani con specifiche competenze come Lino Guanciale, Roberta Di Pascasio, Daniele Paoloni, Luca Di Nicola, Aleandro Mariani, Stefano Guarracini coordinati e diretti da Giampiero Nicoli, comprende ben dodici spettacoli, di qualità media elevata e si impone come una stagione di prosa in ambito regionale ed inoltre in un teatro che si presenta oggi come il più ricettivo e il più funzionale d’Abruzzo. Incisivo, da questo punto di vista, l’intervento in apertura del sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio che, visibilmente emozionato, ha sottolineato, con grande orgoglio, come il Teatro dei Marsi sia ormai da considerare una realtà consolidata nel Centro Italia che si sta ritagliando, sempre più rapidamente, un ruolo importante sul territorio nazionale. A confermare le parole del primo cittadino, l’annuncio del tutto esaurito per questa “prima”, con la promessa, da parte degli addetti ai lavori, di impegnarsi nel migliore dei modi al fine di garantire repliche in occasione degli spettacoli più richiesti.
A inaugurare la rassegna ci ha pensato Calendar Girls, commedia tratta dall’omonimo film di Nigel Cole. La storia, basata fu fatti realmente accaduti, vede un gruppo di donne di mezza età, appartenenti al Women’s Institute, intente a raccogliere fondi da destinare all’ospedale nel quale è morto il marito di Annie. Per farlo, Chris, alias Angela Finocchiaro, ha un’idea decisamente particolare: “E se posassimo nude per un calendario? Magari mentre siamo impegnate nelle quotidiane faccende di casa. Basta con le solite foto paesaggistiche di foglie e alberi”. A completare il cast, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e Titino Carrara, con Cristina Pezzoli alla regia.
Durante lo spettacolo, ognuna delle interpreti ha avuto il giusto spazio sulla scena. Molto interessante il bilanciamento tra humor inglese e “slang” italiano, certamente il vero punto di forza dei dialoghi molto apprezzati dai quasi ottocento spettatori presenti in sala. La scenografia, minimale, ha visto alternarsi le verdi colline dello Yorkshire al grigiume di una sala parrocchiale, luoghi attorno ai quali ruota l’intera vicenda. Nelle due ore di esibizione sono state toccate le emozioni più disparate, passando dall’ilarità al cordoglio con estrema naturalezza, senza che, a causa di questo, si sia mai potuto rilevare un qualche scompenso narrativo all’interno della storia. Toccante, poi, l’esecuzione della celebre Hallelujah di Leonard Cohen che segna il momento più drammatico e emozionante dello spettacolo. Sugli scudi, infine, Angela Finocchiaro, autrice di una prestazione coinvolgente e capace di catalizzare su di sé gli occhi degli spettatori, dal primo all’ultimo momento della rappresentazione. Proprio perché basato su una storia vera, il messaggio che Calendar Girls lancia è chiaro e inequivocabile. Credere nella solidarietà, aiutarsi a vicenda, amare la vita. Temi, questi, di cui spesso si parla con superficialità ma che dovrebbero, invece, rivestire un ruolo fondamentale nella società civile. Federico Falcone