Avezzano. “Tavola verde speranza”: questo il nuovo appuntamento per il prossimo 27 settembre al castello orsini di Avezzano, organizzato dall’associazione “forum ambiente e cultura”, promosso dalla Diocesi dei marsi e patrocinato dal Comune di Avezzano. A pochissimi giorni dal successo del III forum “ambiente e cultura nella marsica” a Rosciolo de’ marsi, in cui l’associazione ha curato momenti culturali e di educazione ambientale di grande livello, ecco un nuovo incontro, che sarebbe semplicistico definire “convegno”, riduttivo chiamare “tavola rotonda”, e che , in realtà, si autodefinisce per la sperimentazione con cui sono affrontati i temi proposti e per la presenza eccezionale e contemporanea di cinque sindaci relatori, molte associazioni che operano nel territorio e le rappresentanze provinciali dei maggiori sindacati. Perché tavola verde speranza? Verde perché’ l’ambiente è un punto fermo di partenza per il nostro territorio, e anche un punto nodale per una nuova idea di sviluppo – spiega la presidente dell’associazione che ha organizzato l’incontro, la professoressa Ester Mordini – “speranza”, anche se sembra una parola fuori moda , è quello che chiedono i cittadini, le associazioni, insomma la cosiddetta società civile, intesa non come un sogno superficiale o avveniristico , bensì come madre di progetti reali, che facciano ripartire la marsica con la costruzione di uno sviluppo in rete, che ci permetta di uscire dal peculiare momento di difficoltà economico e sociale che stiamo vivendo”.
Gli ingredienti? 5 grandi temi per lo sviluppo (turismo ambientale, mobilità sostenibile, beni comuni, cittadinanza attiva, agricoltura sostenibile): non certo discussioni da salotto, quanto piuttosto cinque embrioni progettuali da declinare in forma concreta per i nostri comuni, che devono poter cominciare a lavorare in rete.
Per quale ricetta? Se gli ingredienti saranno giusti, la ricetta sarà quella di una “tavola verde speranza permanente”, con date già prefissate per una progettazione comune, in cui amministrazioni, associazioni, parchi e sindacati, sotto l’egida sostenitrice della diocesi dei marsi e il coordinamento dell’associazione, possano gettare le basi per un convincente progetto europeo di area , per una ricaduta concreta di sviluppo e lavoro nella marsica.
Naturalmente il piatto riuscirà, con questa ricetta, a soddisfare la fame di sviluppo del nostro territorio , urgente e improrogabile, solo se ciascun ente o associazione avrà predisposto adeguatamente e in giusta dose le proprie risorse e competenze.