Il turismo lento, quello che ti fa staccare la spina, che ti porta a scoprire quegli angoli nascosti di piccoli paesi dove il tempo sembra si sia fermato, è sempre più in voga negli ultimi anni. Viviamo una vita fatta di ritmi sostenuti, di appuntamenti, di obiettivi e spesso anche prendersi del tempo per se stessi diventa un impegno.
Per questo molti scelgono un tipo di pausa alternativa. Lontana dai villaggi turistici dove le giornate sono segnate da una mole di attività che sembra di essere al lavoro, ma anche dalla mondanità e dal glamour. Negli ultimi anni ha preso sempre più piede il turismo lento, quello che ti permette di appropriarti del tuo tempo e dell’amore per la terra in cui vivi.
Sono tante le iniziative nate per promuovere questa tipologia di vacanze che fanno sentire chi le sceglie più un ospite che un turista. Molti borghi abruzzesi hanno riaperto le proprie case ormai disabitate trasformandole in alberghi diffusi, molti sentieri abbandonati sono stati riscoperti e oggi vengono percorsi da migliaia di appassionati, e molti paesi quasi vuoti sono stati rianimati grazie a un via vai di persone.
In Abruzzo ci sono molti esempi virtuosi di borghi che stanno puntando al turismo lento. A Sante Marie, borgo di 1.200 anime della Marsica occidentale, grazie al “Cammino dei briganti” e alla riserva naturale Grotte di Luppa, ogni anno arrivano migliaia di visitatori che si immergono nell’autenticità del paese. Iniziative e attività vengono organizzate per animare la stagione primaverile, come quella estiva e autunnale, e attirare nuovi visitatori.
Da oltre 10 anni, fatta eccezione per la pausa covid, viene organizzata in prossimità della sagra della castagna – una delle più longeve d’Abruzzo – la cicloturistica della castagna. Un evento che richiama migliaia di ciclisti da tutto il centro Italia e dà la possibilità agli amanti delle due ruote di scoprire dei paesaggi mozzafiato e degli scorci unici nel loro genere.
Il percorso della cicloturistica lo scorso anno è stato istituzionalizzato ed è diventato una vera e propria pista ciclabile all’aria aperta da attraversare con la propria mountain bike da marzo a fine novembre, tempo permettendo. Non immaginate un lungo corridoio asfaltato con i boschi a un lato da percorrere con la propria bici. No, non si tratta di questo. La ciclovia della castagna è sì una pista ciclabile ma nel bosco. L’abbiamo provata insieme a My Zona, la nuova app grazie alla quale ognuno di voi può raccontare il proprio luogo del cuore per farlo conoscere ad altri.
Per percorrerla basta avere le gambe ben allenate, qualcosa da bere e da mangiare con se e la giusta grinta per affrontare circa 40 chilometri, con dislivelli importanti e scorci naturalistici da immortalare. Il percorso è interamente segnato con frecce che indicano sia le direzioni, sia le distanze. Si parte da piazza Aldo Moro, dove si trova il municipio e l’Emporio dei borghi per acquistare qualche gadget culinario e non.
Si percorre poi tutto il centro storico di Sante Marie, caratteristico e coperto da sampietrini, quindi bisogna prestare attenzione. Lasciato il centro storico alle spalle si continua per via Roma, strada principale del paese, e ci si avventura verso la frazione di San Giovanni. Qui c’è la prima difficoltà: una salita importante che vi porterà poi direttamente a costeggiare il letto di un torrente sempre attivo.
Scendendo poi inizierà il tratto più lungo, più pianeggiante e anche più suggestivo. Con la mountain – bike si entrerà dentro i castagneti, si attraverseranno campi coltivati e si arriverà alle porte delle frazioni di Sante Marie che verranno attraversare in un susseguirsi di salite e discese. Verrà toccata la piccola frazione di Tubione, poi Scanzano, Santo Stefano, Val de’ Varri e giù di nuovo fino a Sante Marie.
Il percorso completo è di 40 chilometri, ma si può decidere di farne anche solo una parte magari con tutta la famiglia per poter godere dello splendido panorama senza affaticarsi troppo. Solo in dei tratti, infatti, la ciclovia attraversa i centri abitati, in tutto il resto del percorso sì è in mezzo alla natura, senza auto e senza pericoli per i più piccoli. Si parte da una base di 740 metri, si toccano picchi di 1.100, poi si torna sugli 800 e di nuovo su fino a 1.000. Il periodo perfetto per percorrere la ciclovia della castagna è in primavera e in autunno quando la natura offre dei colori e dei profumi unici. Una buona parte è coperta dai castagneti e quindi anche in estate può essere percorsa senza problemi, anche se è consigliabile sempre la mattina presto o il tardo pomeriggio per evitare le temperature troppo alte.
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