Magliano de’ Marsi. Quando si scoraggiava pensando che non sarebbe riuscito nel fare qualcosa, egli lo guardava e gli diceva che nulla era impossibile. Poi gli indicava il cielo e gli diceva: “Ci penso io”.
Don Antonio Sciarra era così, non si fermava mai e non si scoraggiava mai. A ricordarlo è Renato Cucchiarelli, 78 anni, di Magliano de’ Marsi. La sua foto vicino a don Sciarra, mentre aiutava a trasportare degli aiuti umanitari in Albania, a maggio, è stata pubblicata sull’Avvenire, il quotidiano cattolico.
Cucchiarelli è stato per tanti anni un impiegato del Comune. Quando non lavorava, faceva del bene. Con ogni mezzo, come ha potuto. Sempre al fianco di quel sacerdote che non ha dimenticato e che non dimenticherà mai. Quell’articolo l’ha ritagliato e lo conserva ancora su una scrivania dove tiene non solo ritagli di giornale ma anche preghiere, lettere, scritti dove ancora si può leggere la calligrafia di don Sciarra.
La prima stretta di mano se la diedero ad Avezzano, quando Cucchiarelli prese servizio all’allora Ente Fucino. Era il 1974. “Era inverno e mi scaldavo in ufficio con una stufetta”, racconta, “guardavo fuori dalla finestra quel prete che faceva su e giù fuori dalla sua chiesa e non si fermava mai. Un pomeriggio andai a conoscerlo, con lui mi sono riavvicinato alla chiesa”.
Cucchiarelli quando parla di don Antonio si commuove ancora. Tra gli amici, tra i tanti nei suoi racconti spunta spesso il nome di Gino Milani e dell’associazione Rindertimi,quando si sentono per sapere come stanno, si salutano ancora con quelle parole che don Antonio lasciò al mondo come insegnamento: “Il deserto fiorirà”.
Don Antonio Sciarra i suoi fiori li andò a seminare in Albania, terra martoriata dalla guerra, quando i diritti civili vennero calpestati. Quando l’Albania era un deserto.
Dove migliaia di donne furono allontanate dalla loro terra, violentate, sfruttate. Di molte di loro se ne sono perse le tracce. Le famiglie, quando ce n’era qualcuna rimasta in vita, smisero anche di cercarle. Don Antonio Sciarra si adoperava per i poveri, per gli ultimi, per tutti quelli che il mondo faceva finta distrattamente di non vedere.
Accanto a Renato c’è la moglie, sostenitrice instancabile di tutti i viaggi di suo marito. Circa 140. Anche quando era a casa prima con uno e poi con due bambini piccoli.
Anche Rossana Del Manso, la moglie di Cucchiarelli, qualche volta lo ha accompagnato in quei viaggi. Al fianco di sua sorella Elsa, una donna che ha regalato tutta la sua vita agli altri, ai ragazzi e alle ragazze dell’Albania.
Le missioni di Elsa Del Manso hanno avuto sempre un’attenzione particolare alle giovani a rischio, rapite e fatte prostituire in Italia e in altri paese europei.
Cucchiarelli conserva i documentari sull’Albania firmati dai giornalisti Francesca Rubeo e Gilberto Porretta. Ogni volta che può li fa vedere ai più giovani. Raccoglie quotidianamente i suoi ricordi e ci tiene a raccontarli a chi non ha avuto la fortuna come lui di vivere tutta la vita al fianco di don Antonio Sciarra.