Villalago. Turista aggredita da una cerva a Villalago, il Parco nazionale: si era avvicinata al suo cucciolo, voleva difenderlo. Stop ai comportamenti sbagliati con gli animali.
“Lo scorso fine settimana è a Villalago, Comune abruzzese dell’Alta Valle del Sagittario, ricadente nell’Area Contigua del Parco, una turista di 46 anni è stata aggredita da una femmina di cervo all’interno del centro storico.
Dalle diverse ricostruzioni, sembra che la donna si sia avvicinata al cucciolo della cerva e che quest’ultima, reagendo a quella che per lei è stata percepita come una potenziale minaccia, abbia iniziato a scalcinarla più volte. Il risultato di questo spiacevole episodio è stato un trauma cranico e 15 giorni di prognosi per la donna, alla quale auguriamo una pronta guarigione ed esprimiamo la nostra solidarietà”. Ha spiegato il parco nazionale d’Abruzzo.
“L’episodio di Villalago ci costringe a tornare a parlare di un tema a noi molto caro – purtroppo, quello delle continue e ripetute interazioni sbagliate tra fauna e persone. A Villalago, come a Villetta Barrea, Scanno e altri paesi d’Abruzzo, la presenza di cervi all’interno dei Paesi è cosa ormai molto nota. Si tratta di animali confidenti e abituati alla presenza dell’uomo, che possono essere considerati sicuramente anche una bella testimonianza di come il rapporto tra uomo e natura sia cambiato nel tempo, grazie proprio all’opera di tutela attuata dal Parco in più di 100 anni. Una testimonianza però che rimane positiva fin quando come homo sapiens sapremo ripagare tanta bellezza con rispetto, intelligenza e consapevolezza. Il problema è proprio in questa semplice frase e sul fatto che molti umani non sono ancora pronti a dare un significato reale alla parola rispetto. Rispettare non significa solo amare gli animali, significa soprattutto conoscere i giusti comportamenti e mantenere le giuste distanza”.
“Sono anni ormai che “sprechiamo” fiumi di parole su questo argomento, mettendo in guardia le persone sui rischi e sui pericoli connessi ai comportamenti sbagliati tenuti dalle persone nei confronti dei cervi, delle volpi e della fauna in generale, continuando a percepire, purtroppo, un approccio alla fauna superficiale e pericoloso, e non solo dai turisti. Sappiamo che per molti anni, la presenza dei cervi è stato un fattore di forte richiamo per i turisti. Abbiamo visto migliaia di foto e video raffiguranti interazioni sbagliate, utilizzati da diverse pagine di promozione territoriale regionali e locali, da diversi tour operator e media nazionali.
Siamo ormai giunti alla solida consapevolezza che fin quando non comprenderemo che esiste un filo rosso che lega incidenti come quello di Villalago all’utilizzo sconsiderato e irresponsabile della fauna come mezzo di promozione territoriale, sarà davvero inutile stupirsi e lamentarsi di episodi come questo. Noi faremo continuamente la nostra parte nell’informare e sensibilizzare le persone, oltreché sorvegliare il territorio per quanto di nostra competenza, ma deve essere sempre più chiaro che a nulla varrà tutto il nostro lavoro, se molti visitatori dei territori e allo stesso modo anche diverse Pro Loco, Enti di promozione Regionali e locali, Tour Operator e Guide non insisteranno allo stesso modo in una promozione del territorio coerente, attenta e consapevole della fauna e dei rischi legati all’emulazione dei comportamenti sbagliati. Come in uno strano circolo vizioso, tutto questo fa sì che la domanda e l’offerta siano viziate entrambe dal promuovere più uno zoo safari che una area protetta, che invece non è solo casa nostra e tutela la biodiversità per il futuro di tutti noi.
PS: Come sempre, poi, un commento veloce lo meriterebbe anche un certo giornalismo a cui, forse per esigenze di vendita e di click, piace sempre dare un tono sensazionalistico ad una tematica che, al contrario, meriterebbe attenzione e analisi approfondite. Perché di certo, per quanto sia stata un’esperienza dolorosa e grave, rimane difficile immaginare come una persona “massacrata da un cervo inferocito” dopo i primi esami all’ospedale di Sulmona, possa essere tornata a Roma”.
Cervo inferocito massacra una turista in centro: trauma cranico e agli arti per una 46enne