Avezzano. E’ stato raggirato con l’escamotage dell’assegno prima ceduto in cambio della merce e poi dichiarato smarrito. E’ accaduto a un’azienda di petroli che si è trovata a vendere circa 100mila litri di gasolio acquistato con un assegno di 194mila euro. Una compravendita che poi si è rivelata solo un tentativo di furto andato in porto, ma non senza conseguenze. Infatti dopo la denuncia sono scattate le indagini e un imprenditore romano è finito sotto processo.
La truffa sarebbe avvenuta tempo fa ma subito dopo l’acquisto del gasolio il compratore avrebbe, secondo l’accusa, denunciato lo smarrimento dell’assegno per impedirne l’incasso. E’ stato però denunciato e rinviato a giudizio. Si tratta di un imprenditore di Roma, F.R., finito per la prima udienza davanti al giudice del tribunale di Avezzano Daria Lombarti.
La scoperta del raggiro è avvenuta quando il venditore del gasolio è andato a incassare l’assegno. Era infatti stato bloccato dalla banca perché risultava smarrito. Dopo la denuncia, il romano è stato accusato di truffa e calunnia. E’ assistito dall’avvocato Antonio Milo mentre la parte civile da Guido Ponziani.