Capistrello. Una coppia è stata arrestata dai carabinieri per una presunta truffa messa in atto, sempre alle Poste, alcune settimane fa. L’arresto è avvenuto questa mattina all’ufficio postale di Capistrello. Convulsa la ricostruzione dei fatti.
Si tratta di R.G., romano di 42 anni, e S.J., cittadina ungherese residente a Terni, ufficialmente badante. Il primo assegno lo aveva versato il 42enne il 29 dicembre scorso, subito dopo aver aperto un libretto alla posta di Capistrello. Dei 140 mila euro versati, in pochi giorni 80 mila euro sono stati trasferiti su altri conti, tramite vaglia postali o ricariche su carte di credito. Questo pomeriggio l’uomo si è presentato allo stesso ufficio postale insieme alla donna, presentandola come la sorella, sostenendo che anche lei volesse aprire un libretto su cui depositare un assegno da 200 mila euro.
Questa volta l’impiegato dello sportello si è insospettito e dai controlli è emerso che l’assegno era falso. Stesso esito il controllo dell’assegno depositato il 29 dicembre. A quel punto il direttore dell’ufficio postale si è allontanato con una scusa e ha avvisato il 112. Pochi minuti dopo i militari della Stazione di Capistrello sono arrivati sul posto e hanno bloccato i truffatori prima che si allontanassero. Dagli accertamenti è risultato che, oltre agli assegni, erano falsi anche i documenti di identità presentati dai due. Sulle loro vere identità gravano numerosi precedenti per truffe analoghe commesse a Roma, Frosinone e Campobasso ed entrambi sono stati arrestati per truffa, sostituzione di persona e possesso di documenti falsi. I due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno di Avezzano, Lara Seccacini e nei prossimi giorni dovranno comparire davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Intanto le indagini dei carabinieri proseguiranno nel tentativo di ricostruire il percorso del denaro provento della truffa.