Villavallelonga. Dopo il primo rinvenimento di 5 volpi morte nei pressi di Villavallelonga il 23 Marzo scorso, per le quali fu formulato immediatamente il sospetto di avvelenamento, sono state completate le procedure di perlustrazione del territorio ad ampio raggio con il rinvenimento di altre 10 volpi morte senza rinvenire esche avvelenate. Le analisi dell’Istituto Zooprofilattico hanno portato all’individuazione, nel primo gruppo di carcasse, dell’elemento tossico utilizzato per avvelenare gli animali: si tratta dell’aldicarb, appartenente al gruppo dei carbammati, che è stato somministrato, in base a quanto rinvenuto nel contenuto gastrico delle volpi, miscelato a carne. Tale sostanza è un potente insetticida largamente diffuso in agricoltura e anche per uso domestico, che provoca un grave stato di contrazione spastica di tutta la muscolatura, fino al decesso che avviene in dipendenza della dose assunta, nel giro di 4-6 ore. Il rinvenimento solo di volpi morte, in un raggio abbastanza limitato di territorio, senza coinvolgimento di altre specie, fa pensare allo spargimento di qualche esca in un solo punto, probabilmente attuata proprio per liberarsi delle volpi.
Le perlustrazioni, che hanno portato al rinvenimento delle carcasse degli animali morti, sono state effettuate a progressivo allargamento del raggio, attuate grazie all’impegno del personale della Sorveglianza del Parco e dagli Agenti del CTA/CFS, poi continuato con l’impiego del nucleo cinofilo antiveleno del CFS, il cui intervento ha consentito di escludere, per il momento, l’interessamento di altri animali e altre porzioni di territorio allo sciagurato e delinquenziale spargimento di veleni.