Avezzano. Un incontro urgente con il Governo per salvare i tribunali abruzzesi minori e per evitarne la soppressione. Questa mattina si è tenuto un incontro alla Sala Montessori di Avezzano dove hanno partecipato tutti e quattro i presidenti dell’ordini degli avvocati Franco Colucci, Vittorio Melone, Silvana Anna Vassalli e Luca Tirabassi, con senatori e deputati abruzzesi e il governatore Marco Marsilio, arrivato in città per dare man forte alla battaglia per i quattro presidi.
Un incontro per rilanciare la richiesta di proroga della chiusura dei tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto. Dopo l’inaspettata bocciatura della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, è stato dichiarato inammissibile anche l’emendamento dell’Onorevole Colletti, che prevedeva la proroga fino a dicembre 2024 dei 4 Tribunali cosiddetti minori d’Abruzzo.
Per Franco Colucci, presidente dell’ordine degli avvocati di Avezzano, c’è bisogno che la politica si attivi in quanto l’Aquila non ha la possibilità di accogliere i tribunali di Avezzano e Sulmona, come Chieti non può quelli di Lanciano e Vasto.
Questo argomento, secondo Colucci, deve essere chiarito dalla politica.
La Cartabia ha una posizione molto ortodossa secondo Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo. Il governatore ha sottolineato come la famosa notte della bocciatura la ministra gli confermò che non avrebbe mai accettato e dato un parere favorevole a una norma simile perché si creava un precedente.La responsabilità non bisogna andare a cercarla all’Aquila o a Pescara ma in parlamento.
Per il presidente dell’ordine degli avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi, bisogna fronteggiare questa del tutto irrazionale e deleteria opposizione da parte del ministro. Dati ministeriali alla mano per Tirabassi i tribunali hanno una velocità di portare a termine le cause più alta degli altri tribunali. Tenere aperti i presidi permetterà di raggiungere gli obiettivi che il ministro vuole raggiungere.
Presente anche Andrea Colletti, onorevole de l’Alternativa C’è, che ha sottolineato come, secondo lui, il ministro non conosce il reale funzionamento dei tribunali territoriali e non conosce le performance dei tribunali locali. Bisogna, quindi, incontrare il governo e la regione è l’ente privilegiato per questo per capire se c’è una prospettiva reale almeno di una proroga. Solo in questo modo si saprà se la battaglia sarà persa.
A concludere l’incontro Luigi D’Eramo, onorevole abruzzese della Lega, che ha precisato che politicamente c’è condivisione della quasi totalità dei colleghi di tutti i partiti ma non del corpo parlamentare. Parola d’ordine convocare una riunione con il ministero perché la sola battaglia in commissione e in parlamento potrebbe non essere sufficiente. Per il leghista sarà necessario ripresentare tutti gli emendamenti in quanto ci si sta scontrando contro un mondo che pesa e una parte importante della magistratura.